Ricercatore confermato di Economia e Gestione delle Imprese. Collabora con il CRESV - Centro di Ricerche su Sostenibilità e Valore. Dal 1997 collabora con il CEMS-MIM (Community of European Business Schools-Master in International Management), dove è Chair del Faculty Group "Business and the environment". Direttore del Master in Green Management, Energy and CSR (MAGER) dell’Università Bocconi, è Responsabile del Major in "Green management e sustainability".
Abbracciando la prospettiva della strategia competitiva, il purpose diventa il fattore caratterizzante il modo con cui l’impresa si propone al mercato, si differenzia dalle offerte dei concorrenti e soddisfa i bisogni dei diversi portatori di interessi a cui si rivolge, primi fra tutti i consumatori/clienti. In questo senso, il purpose è un elemento fondamentale per orientare il posizionamento di una marca sul mercato, ispirando autenticità e fiducia, e generando così fedeltà e valore nel lungo termine. Se pensiamo al caso di Unilever, azienda leader mondiale nel settore dei prodotti di largo consumo, i marchi che hanno un chiaro purpose sostenibile (ad esempio, Lipton, Dove, Ben & Jerry) hanno rappresentato oltre il 70% della crescita aziendale negli ultimi anni, guidando i risultati anche in un periodo di crisi come il 2020, anno della pandemia da Covid.
È chiaro che l’adozione di un purpose sostenibile comporta due tipologie di azioni. In primo luogo, la scelta dei temi sociali e ambientali a cui legare il purpose deve essere fatta con attenzione dal top management, selezionando accuratamente tra i 17 SDS gli obiettivi più coerenti rispetto alla natura del business e alle competenze distintive dell’impresa, in modo da potere contribuire in modo reale e materiale alle sfide, generando impatti positivi.
Secondariamente, l’impresa deve vivere il purpose, in inglese diremmo “walk the talk”, affrontando una serie di trasformazioni a livello di design, di produzione, di supply chain, di marketing, di organizzazione in modo da supportare il posizionamento competitivo per rendere credibile la strategia. Ciò significa intervenire con soluzioni innovative modificando i prodotti e i processi produttivi, introducendo pratiche manageriali sostenibili, definendo chiari obiettivi di miglioramento. Ciò significa anche cambiare le metriche di misurazione dei risultati, includendo l’impatto sociale e ambientale come parte fondamentale della misura del valore generato, fino ad allineare i meccanismi di incentivazione dei manager (ad esempio, legando bonus e retribuzioni alle perfomance di sostenibilità), i precorsi di carriera e le logiche di assunzione al purpose aziendale.