Laurea Specialistica in Comunicazione (con tesi triennale in calcio e specialistica in rugby), iscritta dal Gennaio del 2008 nell’Albo dei Giornalisti d’Abruzzo nell’elenco dei pubblicisti. Per dodici anni collaboratrice giornalistica, soprattutto in ambito sportivo. Già speaker radiofonica e presentatrice televisiva locale, ha scritto su quotidiani e testate on-line di Abruzzo e Marche. Attualmente segretaria e responsabile comunicazione/ufficio stampa L’Aquila Rugby Asd. Presidente del Panathlon Club Junior L’Aquila per un quadriennio è stata impegnata nel sociale anche con team sportivi di diversamente abili. Sport e turismo le principali passioni. Docente di turismo sportivo e studentesco, accompagnatore Turistico della regione Abruzzo. Socia CAI.
La prossima stagione spegnerà 75 candeline. Nata nel 1946 per volere di Tommaso Fattori, la Polisportiva L’Aquila Rugby, tra le società fondatrici della FIR (Federazione Italiana Rugby), è fortemente radicata nel territorio aquilano in cui lo sport del rugby è nel DNA degli abitanti. Sede dei neroverdi gli impianti sportivi di Centi Colella, che vedono alternarsi ben otto formazioni ovali, una squadra femminile di rugby, una società di hockey su prato con centinaia e centinaia di tesserati.
Vari i rugbisti del panorama nazionale e internazionale che hanno mosso i primi passi nel club neroverde, tra le società con ruoli di primo piano fino agli anni 2010, fiore all’occhiello del rugby italiano. Con la Polisportiva L’Aquila Rugby, società pentascudettata con due Coppe Italia all’attivo e numerosi trofei e campionati giovani conquistati, il nome del capoluogo abruzzese è volato alto anche fuori Italia. Oggi le gesta dei rugbisti, recenti e passate, vengono custodite nel suggestivo museo del rugby, nato nel post-terremoto e gestito dal “Rugby Club Vecchio Cuore Neroverde”. Maglie, coppe, trofei, scudetti, memorabilia che testimoniano lo sport del rugby, i suoi principi e l’attaccamento al territorio.
L’Aquila e il rugby costituiscono un binomio inscindibile che è rimasto ancora più saldo dopo il devastante sisma del 6 aprile 2009 e nonostante l’attuale clima pandemico. Al lavoro sul campo si aggiunge l’impegno costante in ambito sociale con lo studio assistito del doposcuola, la consegna dei pacchi ai più bisognosi con il pulmino della società durante il lockdown e il campo estivo, con operatori multietnici, organizzato nell’estate 2020 e reso gratuito alla città.
Oggi la Polisportiva L’Aquila Rugby continua a occuparsi del folto vivaio neroverde curando le formazioni ovali dall’Under 6 all’Under 14. Dal rugby visto come gioco e come possibilità di socializzazione, alla crescita negli anni da un punto di vista sportivo grazie alla forza del gruppo e dei tecnici, fondamentale in uno sport di squadra e di contatto. Il duro e mirato lavoro sul campo è espresso anche dalle formazioni Under 16 e Under 18 di interesse nazionale che quest’anno assieme alla formazione Seniores del girone 1 di Serie C, si sono ritrovate all’interno della neonata L’Aquila Rugby Asd.
Nell’incertezza del clima pandemico non è mancato il sostegno di amici e sponsor neroverdi utile a spingere il club neroverde verso la meta, fatta di formazione sportiva, crescita individuale e collettiva e conservazione della tradizione legata alla palla ovale. Pali ad acca, fango, sudore e l’amicizia senza colori espressa nei terzi tempi costituiscono lo spirito del rugby che ha attratto Italsacci e Italcementi.
Azienda presente nel territorio aquilano con uno stabilimento situato a Cagnano Amiterno, inizialmente sponsor dell’Unione Rugby, ha successivamente deviato il sostegno alla Polisportiva L’Aquila Rugby. Ad accumunare la società ovale all’azienda Italsacci e Italcementi è anche il legame con la città tedesca di Heidelberg, in cui si gioca a rugby e che vanta una delle squadre più forti della Germania. Quando il Covid sarà alle spalle già si pensa a un eventuale gemellaggio che si potrebbe concretizzare con una trasferta dei neroverdi in Germania all’interno di una settimana dello sport.