Laureata in Ingegneria Civile con un Dottorato di Ricerca in Meccanica delle Strutture, ha perfezionato i propri studi presso il dipartimento di Scienza delle Costruzioni dell’Università di Bologna e l’Imperial College di Londra, dove ha svolto attività di ricerca nel campo della dinamica delle strutture e della meccanica della frattura. Da diversi anni collabora regolarmente con le principali riviste tecniche di ingegneria e architettura, efficienza energetica e comfort abitativo, come autrice di articoli e approfondimenti tecnici. Instancabile viaggiatrice, attualmente risiede a Verona.
Pavimentazioni sostenibili e ad alte prestazioni per il comfort urbano e la logistica: Heidelberg Materials a SAIE Bari 2025
Dalla rigenerazione urbana alla logistica pesante: con i.idro DRAIN, i.tech CARGO e la Business Unit i.build, l’azienda porta in fiera un approccio integrato alla progettazione e posa delle pavimentazioni.
Dal 23 al 25 ottobre 2025, la Fiera del Levante di Bari ospita SAIE Bari, l’appuntamento di riferimento per la filiera delle costruzioni nel Centro-Sud, con oltre 500 espositori e un ricco programma di convegni, dimostrazioni e aree specialistiche. In particolare, l’area SAIE InCalcestruzzo è dedicata all’innovazione del comparto cementizio e alle sue applicazioni più evolute: cementi e calcestruzzi sostenibili, ad alte prestazioni e conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), con focus su rigenerazione urbana e infrastrutture resilienti.
In questo contesto, Heidelberg Materials Italia conferma il proprio ruolo di player di riferimento nelle pavimentazioni tecniche e sostenibili, presentando (Pad. 19, Stand C14) un’offerta integrata che va dalla progettazione alla posa in opera grazie alla Business Unit i.build. Il modello proposto consente di garantire qualità, tracciabilità e continuità esecutiva, anche grazie all’acquisizione di Deltapav, impresa specializzata nella posa di pavimentazioni in calcestruzzo.
Al centro della proposta due soluzioni ad alte prestazioni, pensate per esigenze molto diverse:
- i.idro DRAIN, calcestruzzo drenante ad altissima permeabilità, studiato per favorire la gestione delle acque meteoriche, ridurre i fenomeni di ruscellamento e contribuire alla mitigazione delle isole di calore urbano, migliorando al tempo stesso il comfort e la sicurezza degli spazi pubblici;
- i.tech CARGO, boiacca cementizia per l’intasamento di conglomerati bituminosi ad alta porosità (asfalti open-graded), che permette di ottenere pavimentazioni semi-flessibili, altamente resistenti meccanicamente e chimicamente, ideali per piazzali portuali, aeroportuali e piattaforme logistiche soggette a carichi eccezionali e a sollecitazioni gravose.
Con queste soluzioni, Heidelberg Materials porta a SAIE Bari un approccio orientato alla sostenibilità ambientale, alla durabilità delle infrastrutture e al supporto tecnico ai progettisti e alle imprese, interpretando pienamente i temi chiave della manifestazione.
Allo stand sarà presente anche Riccardo Pasa, Responsabile i.build, la Business Unit dedicata alla posa in opera di pavimentazioni, al quale abbiamo chiesto perché Heidelberg Materials ha scelto di essere a SAIE Bari, quali novità stanno trasformando il mondo delle pavimentazioni e perché puntare su un’unità dedicata alla posa, oltre alle caratteristiche dei due prodotti protagonisti in fiera: i.idro DRAIN e i.tech CARGO.

Perché avete scelto di essere presenti a SAIE Bari?
«SAIE Bari è uno dei principali appuntamenti fieristici del Sud Italia dedicati al mondo delle costruzioni e rappresenta un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni in atto nella filiera: digitalizzazione, sostenibilità e innovazione tecnologica. La Puglia è per noi un’area commercialmente interessante e in questo contesto, le pavimentazioni hanno un ruolo centrale sia nelle grandi opere infrastrutturali sia negli interventi di rigenerazione urbana, perché contribuiscono non solo alla funzionalità e alla sicurezza degli spazi, ma anche al loro impatto ambientale e al comfort per chi li vive.
La nostra presenza nasce proprio da questa consapevolezza: con le soluzioni drenanti e le pavimentazioni semi-flessibili siamo in grado di rispondere a esigenze molto diverse, dai percorsi pedonali e ciclabili ai parcheggi, dalle piazze e waterfront urbani fino ai piazzali portuali, aeroportuali e logistici. Grazie alla loro permeabilità, le pavimentazioni in calcestruzzo drenante favoriscono la gestione sostenibile delle acque meteoriche e la ricarica della falda, contribuendo anche alla mitigazione delle isole di calore urbane. Sul versante della logistica e delle aree ad alto traffico, invece, le pavimentazioni semi-flessibili con i.tech CARGO garantiscono resistenze meccaniche e chimiche elevate, durabilità e minori costi di manutenzione.
Sono soluzioni che si inseriscono perfettamente nel percorso che stiamo portando avanti da anni come Heidelberg Materials: riduzione della CO₂, utilizzo di materie prime seconde e sviluppo della gamma evoBuild a bassa impronta ambientale. La nostra partecipazione a SAIE Bari è quindi anche l’occasione per condividere con progettisti, imprese e amministrazioni locali il contributo concreto che possiamo offrire per realizzare città e infrastrutture più sostenibili e resilienti, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con le strategie nazionali di transizione ecologica».

Heidelberg Materials, pavimentazione area logistica Feralpi realizzata con i.tech CARGO.
Quali sono i vantaggi di una pavimentazione in calcestruzzo?
«Il calcestruzzo rappresenta un materiale estremamente versatile e performante, capace di rispondere a esigenze molto differenti nel campo delle pavimentazioni. Le sue proprietà — resistenza alla compressione, resistenza all’usura, durabilità, lavorabilità e possibilità di personalizzazione delle finiture superficiali — lo rendono la scelta ideale in contesti che spaziano dall’industriale al residenziale, dal commerciale alle infrastrutture logistiche.
Nel settore industriale, ad esempio, il calcestruzzo permette di realizzare pavimentazioni continue progettate per sopportare carichi concentrati, urti e sollecitazioni dinamiche, sia in interno che in esterno, anche in presenza di cicli gelo–disgelo. Per le pavimentazioni a prevalente valore architettonico ed estetico, sono disponibili soluzioni con texture, colori e finiture superficiali variegate, che coniugano funzionalità e qualità visiva, adattandosi ad arredi urbani, piazze e spazi pubblici rappresentativi.
Un capitolo specifico riguarda le pavimentazioni drenanti, realizzate con una matrice a pori interconnessi che assicura un’elevata permeabilità diffusa: in questo modo è possibile smaltire in maniera naturale grandi volumi di acqua piovana, prevenendo ristagni superficiali, riducendo i rischi di allagamento e favorendo la ricarica delle falde. Nei contesti urbani, queste pavimentazioni si distinguono inoltre per la loro naturale chiarezza cromatica e la maggiore riflettanza del calcestruzzo rispetto all’asfalto. Questo si traduce in un duplice beneficio: da un lato risparmi energetici per l’illuminazione pubblica, grazie alla possibilità di ridurre il numero e la potenza dei punti luce; dall’altro la mitigazione del fenomeno delle isole di calore urbano, con una diminuzione significativa delle temperature superficiali e quindi un miglioramento del comfort ambientale e della sostenibilità complessiva degli spazi pubblici.
Un ulteriore ambito di applicazione è quello delle pavimentazioni logistiche, portuali e aeroportuali, dove sono richieste resistenze meccaniche e chimiche superiori. In questi contesti il calcestruzzo, anche in combinazione con soluzioni semi-flessibili come i.tech CARGO, garantisce elevate prestazioni in termini di portanza, resistenza agli idrocarburi e durabilità nel tempo, riducendo al minimo i costi di manutenzione e migliorando la sicurezza operativa.
Oggi, grazie alla Business Unit i.build, Heidelberg Materials non si limita a fornire materiali, ma propone un vero e proprio servizio integrato: dalla collaborazione in fase di progettazione alla scelta delle miscele e delle finiture, fino alla posa in opera certificata in cantiere. È un approccio che consente di garantire qualità, tempi certi e risultati misurabili, in contesti molto diversi tra loro ma con lo stesso obiettivo comune, quello di unire prestazioni tecniche, sostenibilità e affidabilità nel tempo».

Roberto Conte, pista ciclabile Parco San Giuliano, Altamura, realizzata con i.idro DRAIN.
Lei è Responsabile di i.build. Ci spiega meglio qual è il valore aggiunto di questa Business Unit?
«Con i.build abbiamo creato un modello di servizio unico in Italia, capace di integrare la progettazione della miscela, la scelta delle stratigrafie e delle finiture, fino alla posa in opera e alla manutenzione programmata. Questo significa offrire ai clienti un unico interlocutore, capace di garantire qualità, tempi e continuità esecutiva.
Grazie a questa unità, Heidelberg Materials diventa a tutti gli effetti un “interlocutore unico per soluzioni complete”: accompagniamo il cliente in tutte le fasi, dalla progettazione alla fornitura fino alla posa in opera. Alla semplicità di avere un unico referente si abbina la durabilità del materiale e il know-how specifico del team che compone i.build, elementi che consentono di ottenere esattamente la tipologia di pavimentazione con le prestazioni richieste.
Un tassello fondamentale è rappresentato dall’acquisizione di Deltapav, società specializzata nella posa di pavimentazioni in calcestruzzo, che ci permette di rafforzare ulteriormente questa offerta, garantendo standard omogenei e controlli rigorosi su tutto il territorio nazionale. Con loro abbiamo avviato un percorso strutturato di condivisione e training sul campo, realizzato direttamente nei cantieri, per mettere a punto le best practice di posa e garantire sempre la massima qualità del risultato. Grazie a questo approccio riusciamo a integrare persone, tecnologie e materiali e a metterli a disposizione dei nostri interlocutori, fornendo non solo un materiale, ma un vero e proprio sistema di pavimentazione certificato, sicuro e sostenibile.
Infine, i.build ha ottenuto l’attestazione SOA, che consente la partecipazione a gare pubbliche. Si tratta di un documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità di eseguire opere pubbliche e a certificare il possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa sui Contratti Pubblici di lavori. È un riconoscimento importante, perché attesta la solidità della nostra organizzazione e la capacità di affrontare con competenza anche i progetti più complessi e di interesse pubblico».
Veniamo alle soluzioni presentate in fiera: partiamo da i.idro DRAIN. Quali sono i vantaggi? È un materiale sostenibile?
«i.idro DRAIN è il nostro calcestruzzo drenante ad altissima permeabilità, sviluppato per offrire una gestione innovativa e sostenibile delle acque meteoriche. La sua struttura a pori interconnessi consente un deflusso fino a 100 volte superiore rispetto a un terreno naturale, prevenendo ristagni, riducendo il rischio di allagamenti e favorendo la ricarica delle falde.
Dal punto di vista della sostenibilità, i.idro DRAIN non è solo un materiale tecnico, ma una vera e propria soluzione per città più resilienti ai cambiamenti climatici. Insieme ad altre azioni di rigenerazione urbana — come l’aumento delle aree verdi, il sostegno alla mobilità sostenibile e l’uso di fonti rinnovabili — le pavimentazioni ad alta riflettanza e capacità drenante contribuiscono in modo significativo alla mitigazione delle isole di calore urbano. Rispetto all’asfalto, che nelle giornate estive può raggiungere oltre 60 °C, i.idro DRAIN è in grado di abbassare la temperatura superficiale anche di 30 °C, migliorando il comfort ambientale e la vivibilità degli spazi.
A ciò si aggiunge un ulteriore beneficio: la maggiore riflettanza superficiale, che riduce la necessità di illuminazione artificiale e comporta risparmi energetici per le amministrazioni locali. Le superfici realizzate con i.idro DRAIN hanno un indice SRI sempre superiore a 29, come previsto dai CAM, con valori che arrivano a 33 per la versione grigia e a 46 per quella bianca.
Tra l’altro il prodotto è stato inserito nell’Atlante delle pavimentazioni che riducono il surriscaldamento estivo nelle aree urbane. Un progetto di Roma Capitale con il contributo scientifico della Sapienza Università di Roma, presentato il 9 ottobre nell’ambito dell’evento “Città nel Futuro” promosso da ANCE a Roma.
Dal punto di vista funzionale, queste pavimentazioni garantiscono numerosi vantaggi: accelerano lo scioglimento della neve e impediscono fenomeni di gelicidio; riducono il rischio di aquaplaning e aiutano a fronteggiare le cosiddette “bombe d’acqua”, sempre più frequenti nelle nostre città; favoriscono il drenaggio profondo e il recupero delle acque in falda, risultando adatte anche per aree sottoposte a vincoli ambientali. Inoltre, sono superfici continue, carrabili, accessibili e personalizzabili con colorazioni diverse, abbinate a una manutenzione ridotta e a una maggiore durabilità nel tempo. È quindi un materiale che combina performance tecniche, sostenibilità ambientale e benefici per il comfort delle persone negli spazi pubblici. Inoltre, grazie alla sua versatilità, è adatto a piazze, percorsi ciclopedonali, parcheggi e aree verdi integrate nei contesti urbani.
Grazie a queste caratteristiche e alla disponibilità di EPD, i.idro DRAIN è un prodotto pienamente conforme ai criteri di green procurement ed è riconosciuto nei principali protocolli di sostenibilità (LEED, GBC Italia, ITACA, DGNB, BREEAM). Solo lo scorso anno, la nostra Business Unit i.build ha realizzato in Italia oltre 500 pavimentazioni drenanti, a conferma della validità tecnica e del crescente interesse verso questa soluzione da parte di enti pubblici e privati».
E per le aree logistiche e portuali? Quali vantaggi offre i.tech CARGO?
«i.tech CARGO è una boiacca cementizia pronta all’uso, progettata per l’intasamento totale di conglomerati bituminosi ad alta porosità, con cui si ottengono pavimentazioni cosiddette semi-flessibili. Si tratta di un sistema costruttivo che unisce l’elasticità tipica dell’asfalto alla resistenza meccanica, chimica e termica del cemento, generando una struttura monolitica e altamente performante.
Il vantaggio principale è la capacità di resistere a carichi eccezionali, urti e sollecitazioni ripetute tipiche dei piazzali portuali, aeroportuali, interporti e grandi hub logistici. Grazie alla particolare composizione, la pavimentazione garantisce resistenza agli agenti chimici aggressivi come carburanti, solventi e oli industriali, oltre a una maggiore stabilità in condizioni termiche estreme. Rispetto a soluzioni tradizionali in solo conglomerato bituminoso, i.tech CARGO raggiunge valori di resistenza meccanica fino a quattro volte superiori e una durabilità nettamente maggiore.
Dal punto di vista della sostenibilità, i vantaggi sono molteplici: una maggiore vita utile della pavimentazione comporta una riduzione degli interventi di manutenzione e quindi minori consumi di materiali e risorse nel ciclo di vita dell’opera. La durabilità si traduce anche in una riduzione dei fermi operativi nei contesti produttivi e logistici, con benefici economici e ambientali in termini di efficienza complessiva.
Oltre agli aspetti prestazionali, i.tech CARGO rappresenta una risposta concreta alla crescente domanda di soluzioni affidabili per la decarbonizzazione delle infrastrutture: garantire piazzali e aree operative più resistenti e longevi significa ridurre nel tempo l’impatto ambientale complessivo legato a demolizioni, ricostruzioni e manutenzioni straordinarie. È quindi un prodotto che coniuga innovazione tecnologica, sostenibilità e sicurezza operativa, perfettamente in linea con le esigenze delle infrastrutture moderne».

Heidelberg Materials, applicazione i.tech CARGO.
Chi si è già avvalso delle vostre soluzioni? Ci può fare qualche esempio?
«Abbiamo applicato i.idro DRAIN in diversi interventi urbani di rigenerazione e valorizzazione dello spazio pubblico. Penso, ad esempio, al Parco “La Statera” a Poggioreale a Napoli o alla riqualificazione del centro di Pescara in Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore: contesti differenti ma tutti accomunati dall’esigenza di migliorare la permeabilità e ridurre i fenomeni di isola di calore.
Al Parco “La Statera” a Napoli, l’intervento ha interessato un’area estesa di circa 1.500 m² destinata a spazi ricreativi e pedonali. Il drenaggio rapido e continuo fornito da i.idro DRAIN ha permesso di restituire al pubblico un ambiente sicuro e accessibile, riducendo i rischi di gelicidio e migliorando la fruibilità anche durante le stagioni invernali.
Nella riqualificazione di Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore a Pescara, è stata rimossa la precedente pavimentazione in porfido e travertino e i materiali lapidei sono stati rilavorati e riposizionati a secco come masselli. Il massetto di supporto è stato rifatto con i.idro DRAIN ECO LOW CARBON, uno speciale calcestruzzo drenante a basso impatto ambientale che, grazie all’impiego di leganti a ridotta impronta carbonica e a un ciclo produttivo ottimizzato, contribuisce concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione. Sul drenante sono stati posati uno strato di graniglia e successivamente masselli autobloccanti fotocatalitici, realizzati con un calcestruzzo a base di un cemento di altoforno con oltre il 40% di materiale di riciclo pre-consumo (TECNOCEM CEM II/A-LL 42,5 R) e caratterizzati da un filler superficiale di circa 1 cm con proprietà fotocatalitiche, ottenute grazie all’impiego di quarzo, sabbia fine locale e cemento i.active TECNO BIANCO 42.5 di Heidelberg Materials, pigmentato con ossidi naturali per restituire la cromia “mix sabbia”. In questo modo, l’intervento ha unito gestione sostenibile delle acque, riduzione delle emissioni incorporate e miglioramento della qualità dell’aria grazie all’azione fotocatalitica della nuova pavimentazione. Un esempio concreto di come soluzioni tecniche avanzate possano trasformare progetti urbani in interventi ad alto valore ambientale e sociale.
Poi in Puglia abbiamo lavorato in diversi cantieri: una pista ciclabile a Monopoli, 15.000mq per aree pedonabili e pista ciclabile a Palese, un’area parcheggio a Locorotondo, le aree di camminamento presso la Villa Comunale di Altamura, un’area pedonale a Molfetta e un’area parcheggi per uffici a Bari».

Roberto Conte, dettaglio di pavimentazione realizzata con i.idro DRAIN.
Per i.tech CARGO, invece, cosa può dirci?
Per quanto riguarda i.tech CARGO, cito due applicazioni che si distinguono per complessità e valore strategico: la riqualificazione del Porto di Taranto e l’area logistica Vestas per le pale eoliche offshore.
Nel caso del Porto di Taranto, l’intervento ha interessato i piazzali del Molo Polisettoriale, coinvolgendo una superficie complessiva di circa 60.000 m². Nei piazzali soggetti a intenso traffico di autoarticolati e muletti, si è scelta una pavimentazione semi-flessibile mediante intasamento di un asfalto open graded con boiacca i.tech CARGO. Il progetto ha previsto calcoli granulometrici secondo UNI EN 933 1 e precisi parametri vuoto (circa 24 %), una stesura a strati e il pompaggio della boiacca in loco. Il risultato è stata una superficie ultra resistente e duratura, realizzata in appena 20 giorni (circa 3.000 m² al giorno), con performance elevate e forte gradimento per la velocità d’esecuzione e la resilienza nell’uso operativo quotidiano.
Il secondo riferimento proviene dal sito Vestas di Taranto, dove si produce la pala eolica più grande del mondo: una turbina da 15 MW, con pale da 115,5 metri e peso di 62 tonnellate, che coprono un’area spazzata di 43.000 m² – potenziali 80 GWh/anno di energia pulita. In quest’area logistica esterna, destinata alla movimentazione di componenti giganteschi, è stata adottata i.tech CARGO per creare pavimentazioni monolitiche, semi-flessibili, capaci di garantire resistenza meccanica e chimica elevata e durabilità operativa.
Questi due casi confermano come i.tech CARGO sia oggi una soluzione concreta e affidabile per le sfide attuali della sostenibilità delle infrastrutture — offrendo rapidità di intervento, durabilità estesa e risparmio nei costi di esercizio — in linea con le strategie di efficienza e decarbonizzazione che caratterizzano il nostro approccio tecnico e operativo».

Heidelberg Materials, dettaglio di pavimentazione realizzata con i.tech CARGO.
Heidelberg Materials sarà presente a SAIE Bari 2025, il principale appuntamento del Centro-Sud dedicato al mondo delle costruzioni, in programma dal 23 al 25 ottobre alla Fiera del Levante.
Durante i giorni della manifestazione, sarà possibile conoscere da vicino le caratteristiche tecniche di i.idro DRAIN e i.tech CARGO e approfondire come queste soluzioni, insieme all’ampia gamma di prodotti innovativi e sostenibili di Heidelberg Materials, possano contribuire alla realizzazione di città più resilienti e infrastrutture logistiche più durature ed efficienti.
I tecnici della Business Unit i.build saranno a disposizione di visitatori, progettisti e imprese per valutare insieme soluzioni concrete: dalle pavimentazioni drenanti per la rigenerazione urbana, le piste ciclabili e le aree pubbliche più vivibili, fino alle pavimentazioni semi-flessibili per porti, aeroporti e grandi hub logistici. Un approccio integrato che unisce progettazione, materiali e posa in opera certificata, offrendo a chi sceglie Heidelberg Materials un interlocutore unico capace di trasformare i progetti in risultati misurabili.
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