Francesca Negri è giornalista e scrittrice esperta del mondo delle costruzioni. Nel corso degli anni ha diretto alcune tra le più importanti testate del settore immobiliare. Al suo attivo ha una decina di libri pubblicati con le principali case editrici italiane, come Rizzoli, Newton Compton e Salani. Appassionata di architettura, design di interni e di vino, collabora stabilmente con il Corriere della Sera, nelle redazioni di Trento e di Bolzano.
Gruppo BigMat: quali sono le tendenze e le proposte del mercato
«È un momento di grandi cambiamenti, a seguito del nuovissimo blocco di sconto in fattura e cessione del credito. L’impulso del Superbonus è stato importante nel 2022 e ha caratterizzato il nostro settore e anche il nostro sviluppo, che è stato supportato senza dubbio dagli incentivi ma anche dalle strategie messe in atto dal Gruppo BigMat che ha saputo reggere la strutturale volatilità con cui abbiamo imparato a convivere. Ci apprestiamo ad affrontare i mesi a venire, che registreranno un previsto rallentamento, con entusiasmo ed energia e per questo abbiamo predisposto dei progetti strategici che riguardano l’assetto del Gruppo e del network e che sveleremo nei prossimi mesi». A parlare è Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e International, in occasione dell’ultima edizione di BigMarket, la fiera esclusiva di BigMat, Gruppo leader in Italia e in Europa di punti vendita di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare, che si è svolta a Fortezza da Basso di Firenze il 16 e 17 febbraio scorsi e che ha visto una partecipazione record con 1.000 ospiti tra titolari e responsabili acquisti degli oltre 230 punti vendita BigMat in Italia (150 i soci italiani) e oltre 95 fornitori di materiali edili, leader nel loro comparto, tra cui, naturalmente, non poteva mancare Italcementi.
La due giorni è stata un’occasione di incontro e confronto, di relazione e formazione (grazie alla novità dei workshop tematici), per scoprire le ultime tendenze e le proposte del mercato in termini di prodotti e soluzioni, oltre che gli ultimi progetti di BigMat. Tra le novità presentate, il bagno ideale firmato in esclusiva per gli showroom BigMat e HABIMAT (marchio di BigMat dedicato agli showroom d’interni) dall’interior designer Andrea Castrignano; il nuovo stile di vendita del libero servizio, senza dimenticare lo stile di vendita HABIMAT, l’approccio digital e la sostenibilità.
Rinnovare il patrimonio edilizio esistente riducendo le emissioni di gas serra e i consumi di energia è una priorità per BigMat che, da sempre, presta massima attenzione al tema della sostenibilità ambientale così come all’innovazione tecnologica dei materiali edili, anche in ottica di accelerazione della “rivoluzione verde”. Per questo durante la Fiera è stato lanciato il progetto GreenMat, una selezione di prodotti – realizzati con i fornitori partner BigMat – che rispondono a un protocollo di ecosostenibilità sviluppato con un importante partner tecnico scientifico. BigMat ambisce così a sviluppare un progetto strategico in area sostenibilità con articoli e soluzioni a marchio GreenMat, che nei prossimi mesi si arricchirà di nuovi prodotti che saranno disponibili nelle rivendite associate.
E proprio sul tema della sostenibilità, abbiamo fatto il punto della situazione a BigMarket con alcuni rivenditori soci del Gruppo. Un argomento, quello del green, che seppur fondamentale, è ancora ai blocchi di partenza nella maggior parte d’Italia, sia a causa dei costi elevati dei prodotti, sia per la scarsa cultura in materia, che non esclude nessuno, dal mondo della progettazione a quello della committenza privata. «In tema di sostenibilità ambientale, un ruolo fondamentale lo gioca il committente: infatti, se è lui a dare indicazioni green allora i progetti vengono sviluppati in questi termini, altrimenti quello che rileviamo è che il mercato locale, non sia ancora maturo», racconta Carmine Abate, titolare con il padre della BigMat Edil Saba di Baronissi, che opera nell’area di Salerno. «Per quanto ci riguarda – prosegue – attualmente abbiamo fornito materiali per alcune case costruite secondo i criteri di sostenibilità, anche se sappiamo che il futuro va in questa direzione. Il prezzo è la discriminante più forte: infatti, quando il cliente vede i preventivi solo chi ha una disponibilità economica maggiore fa scelte green, gli altri optano ancora per sistemi tradizionali».
Che la sostenibilità sia sulla bocca di tutti è una certezza, lo conferma anche Roberto Battocchio, uno dei tre amministratori di BigMat Edilkima Group, sei punti vendita nel vicentino, anche se «quello che manca, però, è la cultura. Sia a livello istituzionale sia tra il grande pubblico; il green è un tema all’ordine del giorno, ma nessuno sa ancora bene come dare corpo a questa logica nel settore delle costruzioni. Se ci sono voci di capitolato che indicano prodotti specifici allora questi vengono acquistati, altrimenti non c’è richiesta dall’utente finale. In questo senso c’è bisogno di più cultura e una maggiore opera di sensibilizzazione anche nel mondo della progettazione». Che ci sia molto da fare in termini di informazione è convinta anche Chiara Caira, seconda generazione alla guida di BigMat Edil Legno Services di Atina, in provincia di Frosinone: «Il tema della sostenibilità è sentito ed esistono anche le normative a supporto, il cliente privato si informa ma l’impresa si muove in questa direzione solo per i lavori pubblici. La nostra azienda, però, sta investendo molte risorse per migliorare la conoscenza sulla sostenibilità nel settore delle costruzioni e prodotti come il calcestruzzo drenante idro DRAIN di Italcementi sono sempre al centro delle nostre proposte e delle nostre attività di divulgazione».
A registrare un forte cambiamento sui temi green in edilizia è BigMat Edil Palmieri di Segni, in provincia di Roma: «Il periodo della pandemia – racconta l’amministratore delegato Nicolò Palmieri – ha fatto comprendere quanto il costruire bene e sostenibile sia importante soprattutto in termini di comfort abitativo, a partire dall’isolamento acustico e termico, fino alla salvaguardia del patrimonio acqua. È vero anche, però, che imprese e pubblica amministrazione chiedono e parlano dei CAM, ma non li conoscono ancora bene. Ciò nonostante, noi abbiamo una committenza privata molto attenta alla salubrità ambientale e questo si traduce in una concreta richiesta di materiali green. Se ieri in questo campo la leva era il prezzo, oggi la leva è la sostenibilità».
Insomma, se il futuro è green, il presente è cultura e informazione, elementi vitali per fare della sostenibilità non solo uno slogan, ma anche una realtà.