Architetto, lavora da vent’anni nell’impresa di famiglia Cazzaniga Costruzioni Civili e Industriale di Besana in Brianza (MB) dove ha seguito progetti e cantieri come Direttore Tecnico e Direttore di Cantiere. Da sempre appassionato di digitalizzazione, ha pubblicato diversi articoli su testate di architettura e edilizia. Dal 2016 collabora con il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano. Nel 2019 ha pubblicato il libro “Costruire un Edificio” con Valentina Puglisi edito da Maggioli Editore.
Spot – The Robot Dog in cantiere: quando l’automazione diventa autonomia
La parola innovazione è oggi uno dei termini più usati e, probabilmente, abusati nell’ambito della comunicazione: nel segno di un sensazionalismo generalizzato si tende ad attribuire un valore sproporzionato a eventi di per sé ordinari, con il solo scopo di attirare l’attenzione del pubblico. Ma quando si può parlare veramente di innovazione? La risposta, come spesso accade, va ricercata nella semplicità: quando un oggetto, una situazione, un atteggiamento sono in grado di provocare sano e istintivo stupore nei confronti di chi si trova a relazionarvisi per la prima volta. Stupore, cioè qualcosa di inaspettato e che si presenta a noi in modalità inedite, rendendoci consapevoli di essere di fronte a un reale cambiamento.
È, in tutta sincerità, la sensazione che si prova quando si ha la possibilità di vedere in cantiere dal vivo per la prima volta Spot: la piattaforma robotica integrata frutto della collaborazione tra Trimble e Boston Dynamic portata in Italia da Spektra (società italiana del gruppo Trimble). Risulta onestamente difficile non rimanere stupiti dalla naturalezza delle movenze e dalla sensibilità di risposta alle sollecitazioni esterne (es. luce, vento, spinte meccaniche) che questo dispositivo è in grado di fornire e la stessa sensazione la si percepisce quando si ha l’opportunità di verificare il frutto del lavoro che può svolgere a supporto di tecnici e topografi. Il sistema integrato unico sviluppato da Boston Dynamic e Trimble – massima frontiera innovativa nell’industria edile – è costituito, infatti, dal cane robot Spot sul quale è integrato un laser scanner a 360° di ultima generazione, che opera con un grado precisione elevatissimo.
Al di là dell’impressionante realismo con cui questo dispositivo, paragonabile per forma a un piccolo animale domestico robotizzato, si muove, supera gli ostacoli o si ferma, l’aspetto realmente più innovativo a cui ci troviamo di fronte è il passaggio dal concetto di Automazione a quello di Autonomia operativa. Il passaggio cioè da uno scenario in cui la macchina si affianca all’uomo, rendendo più semplici ed efficaci alcune sue attività (automatizzandole appunto) a una situazione in cui è la macchina stessa a sostituire la presenza fisica dell’uomo nelle attività di raccolta dati relativamente all’ambiente che lo circonda. In buona sostanza, mentre l’Automazione è una semplificazione per l’operatore, l’Autonomia rappresenta un’implementazione operativa verso nuove possibilità.
Il prodotto è stato da poco introdotto da Spektra, storica azienda operante nel settore delle misurazioni applicate alle costruzioni e realtà italiana afferente al colosso statunitense Trimble, sul mercato nazionale e come ci racconta Andrea Lazzarich, Key Account manager di Spektra, “rappresenta un chiaro esempio di integrazione tra robot e sistemi di rilievo: siamo di fronte a un passaggio fondamentale nel mondo della scansione digitale, in quanto grazie a Spot l’operatore è in grado di controllare da remoto le attività di rilievo e acquisizione dati, senza più che sia necessaria la presenza umana all’interno dell’ambiente oggetto di studio”. Si va ad abbattere, pertanto, quel vincolo di accessibilità materiale che in varie occasioni può costituire un limite nelle operazioni di rilievo: si pensi a edifici fatiscenti o pericolanti, ad aree post-sisma o semplicemente a luoghi impervi in cui l’accesso da parte dell’uomo non può avvenire in sicurezza. Ora ciò non è più un vincolo, in quanto l’altissima sensibilità di risposta del robot dog è tale da rendere la sua operatività simile a quella umana. Non a caso è già notevole a livello internazionale l’interesse riscosso dal dispositivo tra i corpi di polizia e le squadre di emergenza, per interventi molto particolari.
“Il sistema di scansione digitale adottato da Spektra” aggiunge Lazzarich “e che Spot utilizza in autonomia è il laser scanner 3D ad alta velocità X7 di Trimble, dal peso e dimensioni contenute, dotato di piattaforma inerziale con capacità di autocollimazione degli assi e livellazione automatica, che si adatta in maniera rapida ed efficace alle condizioni climatiche dell’ambiente oggetto di rilievo. Abbinato al software Trimble FieldLink è in grado di fornire una mappatura dettagliata dell’ambiente costruito e/o in costruzione”. Un patrimonio di informazioni (o come vengono spesso definiti Big Data) tutto da approfondire, fino a oggi solo limitatamente lambito dagli strumenti di georeferenziazione esistenti.
L’attività di acquisizione dei dati ora può quindi avvenire in modalità continuativa e ricorsiva, in modo tale da poter disporre di uno strumento in grado di monitorare l’avanzamento per esempio di un cantiere in maniera molto dettagliata, per di più senza la necessità di una specifica presenza umana on site. È sufficiente istruire Spot riguardo al percorso e attività che deve svolgere, e il robot inizierà a operare in completa autonomia consentendo, per esempio, a un contractor di farsi una passeggiata virtuale in un cantiere distante migliaia di chilometri ogniqualvolta ne abbia necessità. Egli potrà così disporre di una soluzione che gli permette di verificare l’avanzamento lavori in modo oggettivo e di prendere decisioni più celermente e con maggior certezza, come per esempio autorizzare pagamenti ai subfornitori o recepire modifiche progettuali in tempo reale. Allo stesso modo l’attività di monitoraggio può essere estesa al controllo dello stato di conservazione nel tempo di un manufatto edilizio, grazie all’elevato livello di dettaglio delle scansioni che Spot è in grado di espletare in autonomia.
Ad oggi il robot dog di Spektra ha debuttato in due cantieri italiani di rilievo: presso Chorus Life Bergamo (Impresa Percassi / Costim) e nel cantiere della Torre G20 Est in via Melchiorre Gioia a Milano (Gruppo ICM / Coima). Sono i primi passi (in senso letterale) di una tecnologia che è in grado di dialogare con i più avanzati sistemi di realtà aumentata/mista attualmente disponibili sul mercato e che oggi già trovano spazio nelle realizzazioni più importanti.
Benché da un punto di vista economico per un possibile acquirente l’impatto di Spot non sia indifferente, il ritorno in termini di risparmio a livello di risorse umane, trasferte, viaggi di lavoro, oggettività dei dati restituiti può comunque essere interessante per contractor internazionali operanti in cantieri di grandi dimensioni, ancor più considerando i significativi contributi sul fronte ESG che le tecnologie in generale, e in particolare questa soluzione, sono in grado di fornire. “Per un utilizzo maggiormente diffuso in opere di dimensioni più contenute, invece, riteniamo che bisognerà forse aspettare un po’ più di tempo, così come accade per ogni grande prodotto innovativo immesso sul mercato”.
In tal senso l’evoluzione tecnologica non deve far paura: se è indubbiamente vero che la robotizzazione nasce anche per sostituire l’uomo in taluni frangenti, è altrettanto riconosciuto come questo processo permetta poi all’uomo stesso di occuparsi di attività a maggior valore aggiunto e soprattutto con minor grado di rischio. Spot si muove proprio lungo questo percorso: non a caso l’antropizzazione del robot ha portato alla scelta di raffigurarlo come un cane, animale fedele all’uomo che lo accompagna in ogni situazione.