Elena Lenz ha quattordici anni di esperienza in diversi ruoli legati alla comunicazione in svariati settori. Laureata in Scienze Politiche, da aprile 2017 lavora presso HeidelbergCement come Communication Manager nel settore ESG. Fra i temi principali del suo lavoro: la promozione del programma per la sostenibilità e la trasmissione del suo significato all’interno dell’azienda, per supportare decisioni informate e armonizzare i messaggi. Inoltre, è responsabile del concorso scientifico Quarry Life Award e della conferenza virtuale interna Sustainability Week.
HeidelbergCement: precursori nel cammino verso un futuro a emissioni zero
HeidelbergCement è uno dei principali produttori di materiali da costruzione. I nostri materiali da costruzione e le nostre soluzioni tecniche contribuiscono allo sviluppo sociale in tutto il mondo: vengono utilizzati per la costruzione di case, spazi commerciali, infrastrutture e soddisfano le esigenze di una popolazione globale crescente. Al centro delle nostre attività c’è la nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente.
La forza del calcestruzzo
Il calcestruzzo è il materiale da costruzione più utilizzato al mondo, grazie ai numerosi vantaggi che offre: viene prodotto a livello locale, è economico e alla fine del suo ciclo di vita è riciclabile al 100%. È un materiale molto durevole e assorbe e conserva il calore, contribuendo a un’elevata efficienza energetica degli edifici in calcestruzzo. È resistente al fuoco, può ridurre gli effetti delle isole di calore urbane e la sua struttura drenante aiuta a prevenire allagamenti. Inoltre, è in grado di catturare il carbonio, assorbendo la CO2 dall’aria.
Il nostro percorso dalla riduzione delle nostre emissioni di CO2…
Tuttavia, la produzione del cemento, il legante del calcestruzzo, è un processo a elevato consumo energetico: nonostante le emissioni di CO2 per unità siano relativamente basse per il calcestruzzo, la quantità prodotta ogni anno, circa 25 miliardi di tonnellate, porta a un notevole impatto in termini di emissioni. Pertanto, la salvaguardia del clima è al centro della nostra strategia per la sostenibilità e investiamo importanti risorse per ridurre le nostre emissioni di CO2. Siamo convinti che il calcestruzzo abbia il potenziale per diventare il materiale da costruzione più sostenibile.
A HeidelbergCement facciamo grandi progressi per la sostenibilità: entro il 2025 ridurremo del 30% (rispetto al 1990) le nostre emissioni di CO2 per tonnellata di cemento – obiettivo che in origine ci eravamo prefissati per il 2030. In questo modo siamo diventati il primo produttore di cemento i cui obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2 sono stati riconosciuti dalla rinomata Science-Based Targets initiative (SBTi). Inoltre, l’organizzazione CDP (Carbon Disclosure Project) ha assegnato nuovamente a HeidelbergCement il voto “A” (il massimo) per i progressi nell’ambito della salvaguardia del clima nel 2020.
Il nostro nuovo impegno nel ridurre entro il 2030 le nostre emissioni nette specifiche di CO2 sotto i 500 kg per tonnellata di materiali cementizi si basa sulle cosiddette misure “bottom-up” a livello di processo e di prodotto, e viene supportata da piani d’azione dettagliati e specifici per nazione. Le nostre misure includono leve di riduzione convenzionali (es. un uso maggiore di materie prime alternative e di combustibili alternativi come le biomasse) e si basano su portfolio di prodotti locali, sostenibili e a basso contenuto di CO2.
Le divisioni Ricerca e Sviluppo e Innovazione di Prodotto di HeidelbergCement sviluppano prodotti come:
- TX Active®, un cemento fotocatalitico che scompone gli ossidi di azoto presenti nell’aria.
- Ecocrete®, con fino al 100% di aggregati riciclati e cemento a basso contenuto di CO2.
- Cemflow®, un massetto cementizio autolivellante che consente un’ideale copertura delle tubazioni per il riscaldamento a pavimento, portando a un risparmio significativo in termini di energia e di emissioni di CO2.
- PowerCrete®, un calcestruzzo con una conduttività di calore straordinariamente elevata, con il quale si possono posare sottoterra i cavi per l’alta tensione, sostenendo la transizione energetica.
Ci impegniamo a fornire informazioni trasparenti riguardo ai nostri prodotti. Come membro fondatore del Concrete Sustainability Council (CSC), abbiamo giocato un ruolo essenziale per istituire un sistema di certificazione per il calcestruzzo prodotto responsabilmente. Il riconoscimento dello schema CSC attraverso le cosiddette “Green Building Labels” consente agli impianti di calcestruzzo certificati di fornire “calcestruzzo certificato” per progetti di edilizia sostenibile e quindi di fornire ai propri clienti l’opportunità di acquisire punti extra nel rispettivi protocolli di valutazione della sostenibilità delle costruzioni.
Inoltre, ci siamo posti l’obiettivo di mettere a disposizione le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto EPD (Environmental Product Declaration) per le nostre tipologie principali di cemento in molti paesi europei, come abbiamo fatto recentemente in Svezia.
…al calcestruzzo a emissioni zero
Accanto a queste misure convenzionali, HeidelbergCement sta studiando una serie di nuovi approcci e tecnologie che applicherà lungo il cammino verso la neutralità climatica entro, al più tardi, il 2050. Queste nuove misure comprendono anche l’utilizzo di materiali cementizi alternativi, che sostituiranno il clinker ad alta intensità di CO2 nella produzione del cemento, l’uso di aggregati riciclati e la cattura e l’utilizzo/stoccaggio della CO2 (CCU/S).
Nell’ambito degli aggregati alternativi stiamo già mettendo in atto alcuni progetti e cooperazioni, altri sono ancora nella fase pilota. La nostra filiale australiana Alex Fraser, ad esempio, ricicla ogni anno più di tre milioni di tonnellate di calcestruzzo demolito e diverse migliaia di tonnellate di asfalto e di rifiuti di vetro.
Accanto all’economia circolare, le tecnologie CCU/S giocheranno un ruolo essenziale nel nostro cammino verso un calcestruzzo a zero emissioni. Attualmente, HeidelbergCement e i suoi partner studiano le seguenti tre differenti tecnologie per la cattura della CO2, alle quali si andranno ad aggiungere ulteriori progetti in futuro:
- La tecnologia della cattura post-combustione a Brevik, in Norvegia (inclusa nel progetto norvegese “Longship”) e a Edmonton, in Canada
- La tecnologia per la separazione diretta a Lixhe (Progetto “LEILAC 1”) , Belgio
- La tecnologia oxyfuel in Germania (Progetto “catch4climate”)
La CO2 catturata può essere riutilizzata, ad esempio per la ricarbonatazione, per la reimmissione mirata della CO2 in calcestruzzo nuovo o demolito, o per la coltivazione di alghe come mangime animale di qualità. La CO2 che non può essere riutilizzata ulteriormente può essere immagazzinata in sicurezza nel sottosuolo.
La cooperazione come chiave per il successo
L’industria edilizia si trova di fronte a una serie di nuove sfide legate alla sostenibilità: oltre al cambiamento climatico, il nostro business sarà influenzato dalla digitalizzazione, dalla scarsità delle risorse e dalla costruzione modulare. In HeidelbergCement vogliamo essere i precursori nel cammino verso la neutralità climatica. Per superare le sfide future, collaboreremo a stretto contatto con i nostri stakeholder e offriremo nuovi prodotti, tecnologie e soluzioni per l’edilizia. Per avere successo, la cooperazione con le autorità politiche competenti e con gli altri attori è più che mai fondamentale, ed è il motivo per il quale siamo entrati nella rete Europe Regional Network del World Green Building Council e ci impegniamo in associazioni di settore come il CEMBUREAU e il GCCA (Global Cement and Concrete Association). Inoltre, collaboriamo con università, start-up e altri partner per sviluppare nuove soluzioni innovative.
Insieme ci assicuriamo di poter agire all’insegna di condizioni concorrenziali sostenibili e leali a livello regionale e globale. Per un cambiamento nell’industria del cemento è fondamentale un ambiente legislativo di lungo termine prevedibile e affidabile, che supporti il passaggio a un’economia e a una società all’insegna della neutralità climatica.