Giulio Di Chiara, nato a Palermo, ha effettuato studi urbanistici. È un progettista comunitario e contribuisce con la sua professione a realizzare opportunità per la crescita di territori e comunità. Ama viaggiare per scoprire la diversità e lasciarsi felicemente contaminare.
Le infrastrutture, il loro rapporto con la mobilità e il tessuto urbano sono due dei tasselli fondamentali per verificare la qualità delle nostre città. L’evoluzione verso concetti di mobilità sostenibile e verso nuove forme di mobilità urbana e regionale sono alla base di tutti i modelli di sviluppo dei Paesi più evoluti come l’Italia.
La manutenzione delle infrastrutture esistenti e la costruzione di quelle nuove hanno poi un impatto tangibile sulla qualità della vita dei cittadini che hanno il diritto di capire appieno le ragioni dei disagi che i cantieri impongono nella loro quotidianità.
Passione per le infrastrutture, ma anche passione per la propria città: alla base di mobilita.org c’è questo basilare binomio. Per trovare le radici del nostro impegno a descrivere senza pregiudizi il mondo delle infrastrutture e della mobilità urbana, dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 2008.
In quegli anni era in corso di approvazione il Piano Integrato del Trasporto Pubblico di Palermo (la città natale di quasi tutti i fondatori di mobilita.org) e da appassionati del tema ognuno di noi contribuiva a raccontare i fatti e le evoluzioni progettuali, scrivendo su un forum internazionale che si occupa di grandi infrastrutture.
Effettuare aggiornamenti fotografici e argomentare le nostre opinioni in uno strumento dispersivo come un blog internazionale, per quanto autorevole, non ci sembrava sufficiente e quindi decidemmo di incontrarci di persona, per dare concretezza alle discussioni sviluppate fino ad allora.
Il primo incontro fu seguito da altri e il primo risultato sfociò in un Comitato civico che aveva come obiettivo la divulgazione di una informazione corretta e imparziale sulle tematiche collegate, allora per la sola città di Palermo, alla mobilità urbana in tutte le sue sfaccettature.
Sentivamo l’esigenza di affrontare l’argomento da un punto di vista più tecnico, con l’obiettivo di semplificare le informazioni e raccontare i fatti in modo diretto senza condizionamenti politici (o meglio partitici), che spesso rendono difficile ai cittadini la genesi di un’opinione strutturata sui benefici e sui costi delle opere cantierizzate nella propria città.
Entrare nel merito tecnico dei singoli progetti di mobilità urbana, dal più piccolo cantiere alla grande infrastruttura, è per noi una questione finanche etica, che vuole sottrarsi dalle logiche di una contrapposizione massimalistica tra schieramenti di partiti contrapposti.
Partendo dalla prima esperienza del Comitato Civico, che ci ha portato a relazionarci con i soggetti attuatori direttamente coinvolti nei cantieri, abbiamo sentito successivamente l’esigenza (quasi naturale) di avere una voce online autonoma in grado di raggiungere una platea di utenti più vasta di quella che avevamo sensibilizzato fino ad allora. Nasce allora il nostro primo esperimento di blog online, sviluppato, com’è ovvio, per discutere e approfondire le esigenze di mobilità della nostra città: Palermo.
Sul blog abbiamo cominciato a parlare dei cantieri attività, effettuando sopralluoghi con una azione ben poco programmata, quasi istintiva che ci ha portati naturalmente a creare un canale di informazione indipendente sulla quotidianità e sui bisogni infrastrutturali della nostra città.
Devo dire con nostro stupore, il numero dei lettori del blog è aumentato molto velocemente, consentendoci di relazionarci con più semplicità con i vari attori sociali e imprenditoriali impegnati nel settore infrastrutturale. Il motivo di questo successo? Mi piace pensare che sia stata la nostra imparzialità di analisi, unita a un livello di dettaglio e approfondimento che, in quegli anni, ma anche ora, i quotidiani locali non riuscivano a raggiungere.
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rispondere a domande del tipo: perché in quella strada c’è un cantiere? A cosa serve? Come può migliorare la vita dei cittadini? Evitando strumentalizzazioni dettate dalla lente distorcente di un partito di governo o di opposizione.
Ed è questo approccio che mi piace definire “laico” che ci ha consentito, dopo una fase iniziale di diffidenza, di accreditarci come interlocutore affidabile per il personale degli uffici tecnici delle Pubbliche Amministrazioni o per i tecnici delle imprese di costruzione.
Noi, non mi stancherò mai di sottolinearlo, raccontiamo le opere entrando nel merito, in un’ottica di lavoro inclusiva che ci porta ad ascoltare tutte le voci in campo per poi sviluppare una nostra opinione indipendente.
Il format sviluppato a Palermo su queste basi si è quasi naturalmente esteso a altre città siciliane prima (Catania è stata la seconda esperienza dopo Palermo) e poi ad altri centri italiani, come Torino e Prato. Il tutto con un’ottica di fluidità tipica dell’Associazionismo che vede periodicamente (e quasi organicamente) cambiare i nostri focus geografici di riferimento, seguendo l’impegno di nuovi collaboratori che sposano però sempre la nostra vision.
mobilita.org non si è solo occupata di descrivere i cantieri attivi e di fotografare la realtà della mobilità urbana nelle varie città; ha promosso diverse progettualità in tema, su tutte un progetto di ricerca sulla gamification applicata alla mobilità sostenibile, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nel profondo siamo tutt’ora aperti alle collaborazioni con altre persone e realtà che operano nel settore della mobilità.
L’unica condizione? Che condividano i nostri obiettivi: garantire una informazione costante, imparziale e costruttiva su tematiche urbane, assicurando un’offerta informativa comprensibile a un target di utenza che spazia dal semplice cittadino sino al professionista di settore.
Per noi, la contaminazione con altri progetti differenti dal nostro (ma con i medesimi valori fondanti) è un’occasione importante per evolvere e migliorare la qualità della nostra comunicazione, risultando per questo più utili a chi ci legge e ci segue.
In un mondo in cui la polarizzazione della comunicazione sta diventando davvero preoccupante, dove tutto è bianco o nero, siamo davvero convinti che cambiare idea (accogliendo ragionamenti motivati di altri) è una delle cose più nobili che un uomo può fare.
Ascoltare, documentare, avere un’opinione informata nel mondo delle infrastrutture e della mobilità urbana (ma non solo): questi sono gli obiettivi di mobilita.org fino ad oggi e ancora di più lo saranno in futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA