Architetto e Ingegnere, Docente presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia. Laureato in Ingegneria all’Università degli Studi di Brescia e in Architettura al Politecnico di Milano. Con il proprio studio di architettura svolge attività di progettazione e di ricerca occupandosi prevalentemente di tematiche legate all’involucro dell’edificio, all’efficienza energetica e all’innovazione tecnologica nell’architettura, sia per nuovi edifici che nell’ambito della riqualificazione architettonica. È stato membro del comitato scientifico e autore di articoli per diverse riviste di architettura.
Il volto del cemento: estetica e innovazione nelle facciate contemporanee
Per decenni, il cemento è stato associato prevalentemente alla struttura portante degli edifici, un materiale resistente e affidabile ma spesso celato alla vista. Oggi, il suo ruolo nell’architettura contemporanea è radicalmente cambiato: la facciata in cemento è diventata una vera e propria pelle espressiva, un elemento di design che definisce l’identità dell’edificio e dialoga attivamente con l’ambiente circostante. Lungi dall’essere un mero rivestimento, la facciata in cemento è l’emblema di un’innovazione che sposa estetica, funzionalità e sostenibilità, trasformando la percezione di questo materiale.
Oltre la superficie: le molteplici anime del cemento in facciata
La versatilità del cemento è la chiave del suo successo nelle facciate contemporanee. Non esiste un unico tipo di “faccia” del cemento, ma vi sono diverse soluzioni possibili che consentono agli architetti di esplorare texture, colori, forme e funzioni.
Il béton brut rivisitato: dalle superfici grezze e imperfette del béton brut, eredità del Modernismo e di maestri come Le Corbusier, siamo passati a un cemento a vista raffinato. Oggi, le impronte delle casseforme, le bolle d’aria e le venature non sono difetti, ma dettagli ricercati che raccontano la storia del processo costruttivo, conferendo alla facciata un carattere unico e tattile. La precisione esecutiva e la cura dei dettagli sono fondamentali per elevare il cemento grezzo a espressione artistica.
Forme e volumi scultorei: grazie alla sua plasticità allo stato fresco, il cemento consente di modellare facciate con forme complesse, curvature audaci e sbalzi imponenti che sarebbero difficilmente realizzabili con altri materiali. Le facciate si trasformano in vere e proprie sculture, conferendo agli edifici un dinamismo e un’identità inconfondibili. Dal massivo e monolitico al leggero e traforato, il cemento si presta a ogni tipo di espressione volumetrica.
Texture e finiture: la superficie del cemento può essere manipolata in modi infiniti per ottenere effetti visivi e tattili sorprendenti. Si va dalla levigatura liscia che riflette la luce come pietra naturale, alla sabbiatura, bocciardatura, martellinatura che ne esalta la granulosità e crea giochi d’ombra. L’uso di matrici o tessuti per le casseforme permette di imprimere pattern, rilievi e disegni complessi direttamente sulla superficie, trasformando la facciata in una vera e propria texture architettonica che muta con l’incidenza della luce.
Colori e pigmentazioni: il cemento non è più solo grigio. L’integrazione di pigmenti minerali nella miscela consente di ottenere facciate in una vasta gamma di tonalità: dai bianchi luminosi che riflettono la luce, ai neri profondi che conferiscono monumentalità e drammaticità (come nel caso del cemento nero), ai rossi terrosi, ai verdi naturali e ai toni sabbiosi. Questa capacità di colorare il cemento in massa offre agli architetti una libertà espressiva senza precedenti, permettendo alla facciata di integrarsi cromaticamente con il contesto o, al contrario, di creare contrasti voluti e audaci.

Marco Cappelletti, Scuola di Musica di Bressanone.
Funzionalità e prestazioni: la facciata in cemento come sistema intelligente
Al di là dell’estetica, la facciata in cemento offre performance tecniche superiori che la rendono ideale per le esigenze dell’architettura contemporanea.
Durabilità e resistenza agli agenti atmosferici: il cemento è intrinsecamente resistente agli agenti atmosferici, alla corrosione, al fuoco e agli impatti. Una facciata ben progettata e realizzata in cemento garantisce una lunga vita utile all’edificio con requisiti minimi di manutenzione, anche in ambienti aggressivi come quelli marini o urbani inquinati. La sua robustezza la rende una barriera efficace contro tutte queste diverse possibili azioni e interazioni.
Inerzia termica ed efficienza energetica: la massa termica del cemento è un vantaggio significativo per il comfort abitativo. Le facciate in cemento, soprattutto se integrate con sistemi isolanti adeguati, contribuiscono a stabilizzare la temperatura interna dell’edificio. Assorbono calore durante il giorno e lo rilasciano lentamente di notte, riducendo le escursioni termiche e il consumo energetico per riscaldamento e raffrescamento. Questo si traduce in un miglioramento dell’efficienza energetica complessiva dell’edificio.
Isolamento acustico: la densità del calcestruzzo conferisce alle facciate un’ottima capacità di isolamento acustico, proteggendo gli interni dai rumori esterni (traffico, attività urbane) e contribuendo a creare ambienti interni più tranquilli e confortevoli.
Sistemi prefabbricati, costruzione Off-Site e Progettazione File-to-Factory: la rivoluzione digitale ha trasformato la produzione di elementi per facciate in cemento. Le facciate possono essere realizzate con elementi prefabbricati prodotti in stabilimento, in un’ottica di costruzione off-site. Questo processo garantisce un controllo qualità superiore, una riduzione drastica dei tempi di costruzione in cantiere, minimizzazione degli scarti e una maggiore sicurezza per i lavoratori. La vera innovazione risiede nella progettazione “file-to-factory”. Attraverso software di modellazione avanzata (BIM e design parametrico), gli architetti possono progettare elementi complessi che vengono poi tradotti direttamente in istruzioni per le macchine di produzione in fabbrica. Questo permette di realizzare con precisione millimetrica forme complesse, pattern intricati e texture personalizzate, trasformando il design digitale in realtà fisica senza perdere dettaglio. La prefabbricazione e l’approccio file-to-factory accelerano i processi, riducono i disagi in loco e contribuiscono a una maggiore sostenibilità del processo edilizio nel suo complesso.

Roberto Conte, Museo MAXXI, Roma.
Case History: architetture iconiche con facciate in cemento
Numerosi progetti in tutto il mondo testimoniano il potere espressivo e funzionale delle facciate in cemento.
Sperimentazione Estetica e Finiture di Prestigio
Foro Boca Auditorium, Veracruz, Messico (Rojkind Arquitectos)
Un esempio spettacolare dell’uso scultoreo del cemento prefabbricato. La facciata, composta da blocchi di cemento armato con texture grezze, evoca l’immagine di rocce e scogliere erose dall’oceano, unendo la forza del cemento all’espressione artistica.
Dl 1310 Building (Young & Ayata)
Questo progetto si distingue per la sua facciata realizzata in calcestruzzo faccia a vista e lavorando in particolare sul tema delle aperture che diventano gli elementi connotanti della facciata stessa, spingendo al limite la capacità del cemento di creare effetti visivi tridimensionali e dinamici, spesso ottenuti tramite avanzate tecniche di design parametrico.
35 Green Corner Building (Anne Holtrop)
Un esempio di cemento che imita l’irregolarità e la texture delle formazioni naturali celebrando l’imperfezione come elemento di bellezza.
La facciata è realizzata con pannelli strutturali in calcestruzzo colato in sabbia, texturizzati con un forte rilievo. Le persiane e la porta d’ingresso sono realizzate in alluminio fuso, anch’esso colato in sabbia.
Gli elementi che caratterizzano la struttura sono dei grandi blocchi di calcestruzzo armato, che diventano pelle e ossatura, facciata e struttura, contribuendo a creare l’immagine architettonica dell’edificio. Ogni “pezzo” di calcestruzzo è realizzato mediante calchi del suolo attorno all’area di progetto e adiacenti all’edificio e ogni fusione crea un’impronta unica e imprevedibile sull’elemento rendendo ciascun pezzo unico.
In corrispondenza delle finestre e degli angoli dell’edificio, il rilievo della texture di superficie è visibile, come un taglio geologico nel terreno che ne evidenzia la stratigrafia.
All’interno dell’edificio, l’uso della fusione di sabbia si ripete nelle solette in calcestruzzo, realizzate allo stesso modo. Davanti alle finestre si possono muovere grandi persiane realizzate in alluminio fuso in sabbia con il rilievo rivolto verso l’interno. A differenza degli elementi in calcestruzzo, le fusioni di alluminio in sabbia sono cave e attraverso le finestre, è possibile vedere l’interno delle fusioni stesse enfatizzando ancora una volta il concetto di imperfezione e rudezza.
Opere di Rudy Ricciotti (MuCEM a Marsiglia, Passerella della Pace a Seul)
Ricciotti è un virtuoso dell’uso del cemento fibrorinforzato ad altissime prestazioni (UHPC) per facciate leggere e filigranate. Il MuCEM con la sua “mantiglia” in cemento traforato, che agisce come una pelle leggera e traspirante, e la Passerella della Pace a Seul con la sua struttura sottile ed elegante, dimostrano come il cemento possa trasformarsi in pizzo architettonico, creando effetti di trasparenza e leggerezza inaspettati grazie alla combinazione di alta tecnologia del materiale e precisione di fabbricazione.
Rigore Formale e Volume Monolitico (Valerio Olgiati)
L’architetto svizzero è noto per la sua architettura di estrema purezza formale e rigore geometrico. I suoi progetti si distinguono per l’uso di calcestruzzo pigmentato o con finiture superficiali di altissima precisione, che conferiscono agli edifici un aspetto monolitico e atemporale. Esempi chiave di questo approccio sono l’Office Tower Baloise Insurance Company, che usa il cemento per creare una facciata di forte identità urbana; l’Auditorium Planthof, che definisce uno spazio pubblico potente attraverso volumi elementari; e l’Atelier Bardill, un esempio residenziale più intimo. Anche il progetto concettuale per il Perm Museum XXI dimostra la sua maestria nel plasmare il cemento.

saiko3p - stock.adobe.com, MuCEM, Marsiglia.
Minimalismo, Forma Pura e Integrazione Ambientale
House in Nishazaki (Studio Cochi)
Esempio di cemento a vista che definisce volumi puri e minimalisti, spesso con un approccio monolitico che enfatizza la texture grezza del materiale.
House on the lake, Moos de Hill, Chipster Blister House (AUM Pierre Minassian)
Questi progetti utilizzano il cemento per creare volumi orizzontali e lineari che si integrano perfettamente con il paesaggio naturale circostante. Il cemento è usato per la sua onestà materica e la capacità di contrastare e valorizzare gli elementi naturali. Il tutto amplificato dalla presenza di vetrate schermate con elementi che diventano elementi caratterizzanti dell’edificio.
Architetture residenziali in cemento a vista
Molti architetti contemporanei utilizzano il cemento per facciate di residenze private, creando architetture minimaliste e sofisticate. Le facciate in cemento a vista, spesso abbinate a grandi vetrate e legni pregiati, definiscono volumi puri che si aprono sul paesaggio, esprimendo un lusso sobrio e una profonda connessione materica, spesso realizzate con elementi prefabbricati per garantire la massima qualità superficiale.
Tra gli esempi più noti, le ville di Fran Silvestre, con le loro geometrie pure e il cemento bianco che riflette la luce mediterranea; gli eleganti volumi di Marcio Kogan, che accostano il cemento grezzo a materiali caldi come il legno; l’uso sapiente del calcestruzzo di Luciano Kruk in Argentina, che crea architetture di grande forza espressiva nel paesaggio; gli spazi introspettivi di OOAK architects e le opere monolitiche ma raffinate di Pezo von Ellrichsausen, che dimostrano una profonda connessione tra il cemento e il contesto naturale.
Opere di Paulo Mendes da Rocha (MuBE e Villa Butantã, San Paolo, Brasile)
Mendes da Rocha, Premio Pritzker, è noto per il suo “brutalismo buono”, che esalta la forza espressiva del cemento a vista con una sensibilità per il contesto e la funzionalità. Le facciate del Museo Brasiliano di Scultura (MuBE), con le loro imponenti superfici in calcestruzzo a vista, dimostrano come il materiale possa definire spazi pubblici di grande dignità e monumentalità, pur mantenendo un’onestà strutturale e una relazione diretta con il suolo e il paesaggio urbano. La sua architettura è un inno alla materialità del cemento, usato con maestria per creare volumi puri e potenti. Anche la sua Villa Butantã è un esempio notevole, un’abitazione che utilizza il cemento armato a vista in modo scultoreo e razionale, creando un’architettura che dialoga con la topografia del terreno e definisce spazi interni ed esterni con chiarezza e forza.
Opere di Alejandro Aravena (Elemental)
Il lavoro di Aravena pone l’accento sul cemento come materiale di onestà strutturale e sostenibilità sociale. Le sue facciate in cemento, in particolare nei progetti di edilizia sociale, garantiscono durabilità e resistenza con efficienza ed efficacia.
Opere di Vittoriano Viganò (Casa la Scala)
Viganò è stato un pioniere nell’uso del cemento armato a vista in Italia, elevandolo a materiale di grande eleganza e domesticità. Celebre è la sua “Casa La Scala”, a Portese, San Felice del Benaco, sul Lago di Garda. Un’opera in cui il cemento a vista non è solo strutturale, ma si fa elemento compositivo chiave. Le sue facciate, caratterizzate da una complessa geometria di volumi e superfici a sbalzo, dimostrano la capacità di Viganò di orchestrare il calcestruzzo in un gioco di pieni e vuoti, luci e ombre, creando un dialogo tra il costruito e il paesaggio circostante. Nei suoi progetti, Viganò ha saputo addomesticare il cemento, rendendolo un protagonista discreto ma potente delle sue opere.

Fran Silvestre Arquitectos, Villa Lavan, Madrid.
Il contributo di Heidelberg Materials: soluzioni all’avanguardia per facciate in cemento
La realizzazione di facciate in cemento che siano al contempo esteticamente impeccabili, altamente performanti e sostenibili richiede materiali di qualità superiore e un know-how specifico. Heidelberg Materials si pone come riferimento in questo settore, offrendo soluzioni
all’avanguardia per l’architettura che intende esplorare il potenziale espressivo e tecnico delle facciate in calcestruzzo.
Calcestruzzi architettonici specifici: Heidelberg Materials offre una gamma di miscele di calcestruzzo appositamente formulate per applicazioni a vista, garantendo un’elevata omogeneità cromatica, una texture controllata e un’ottima lavorabilità. Questo include soluzioni per cemento bianco, cemento colorato (con pigmenti di alta qualità per stabilità cromatica) e calcestruzzi con aggregati a vista, permettendo di ottenere qualsiasi finitura desiderata, anche le più complesse e raffinate.
Calcestruzzi ad Alte Prestazioni (HPC e UHPC): per facciate che richiedono performance eccezionali in termini di resistenza, durabilità e possibilità di realizzare elementi sottili o traforati, Heidelberg Materials fornisce calcestruzzi ad alte e ultra alte prestazioni. Questi materiali consentono libertà progettuale senza compromessi sulla solidità, rendendo possibile la creazione di facciate con geometrie audaci e dettagli raffinati, perfetti per la prefabbricazione e il design file-to-factory.

Albo, Fondazione Prada, Milano.
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