Classe 1963, figlio del capostipite Filomeno, ha sempre respirato aria di inerti frantumati sin dalla più tenera età, quando frequentava l’impianto fondato dal padre, coccolato e benvoluto dalle maestranze, il cui lavoro e le cui necessità ha imparato da subito ad apprezzare. Dopo gli studi scientifici ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, introducendo gradualmente innovazioni all’avanguardia sul mercato, rispecchiando la sua innata curiosità e la propensione alla ricerca operativa. Correva l’anno 1991: da allora la CAV ha affrontato diverse metamorfosi del mercato, innovandosi senza snaturarsi, giungendo all’attuale configurazione forte di 18 dipendenti e collaboratori.
Sperimentare per innovare: il massetto autolivellante made in Trani di CAV Premiscelati
Far tesoro della tradizione, ma saper leggere i segni dei tempi che cambiano. Diversificarsi dalla maggioranza per rendersi unici. Aprire nuove strade, tracciarne i percorsi e diventare un assoluto punto di riferimento per tutti coloro che le impegneranno. È la ricetta di tutte le imprese di successo, in modo particolare di quelle più storiche, che hanno attraversato le più diverse e variegate fasi del mercato di settore, adattandosi all’evoluzione delle sue richieste senza mai snaturare lo spirito e lo stile impressi dai fondatori. È il tratto caratteristico di CAV Premiscelati, storica impresa pugliese nata nella culla della bianca pietra di Trani, così pregiata da essere nota con il nome – seppur improprio – di marmo, attiva nel campo dell’edilizia sin dal 1951 e oggi leader nel campo della produzione dei massetti autolivellanti.
Lì dove la maggior parte del comparto della fornitura edile di base nell’area di Trani era concentrato nella filiera della frantumazione di inerti, CAV Premiscelati ha colto le potenzialità di un “rifiuto” che si trasforma in risorsa nel rispetto dei principi dell’economia circolare. Ha sperimentato e consolidato un brevetto di massetto autolivellante particolarmente idoneo per la preparazione di sottofondi destinati ad accogliere – in edilizia abitativa e terziario –la posa di pavimenti ceramici, moquette, parquet, linoleum, pavimenti resilienti; un prodotto che si è rivelato particolarmente indicato su impianti di riscaldamento a pavimento, apprezzato da tutta la gamma di operatori del settore delle costruzioni, dai piccoli artigiani impegnati nelle ristrutturazioni edilizie sino alle grandi imprese.
Una grande storia che si rispetti, tuttavia, affonda le sue radici nel passato. Nata nell’immediato dopoguerra, agli albori del boom economico (1951) la CAV è stata in origine un comune impianto di frantumazione inerti per calcestruzzi e conglomerati bituminosi. Nel 1997, Vitantonio Contento è succeduto al padre nella guida dell’Azienda di famiglia, dandole una spiccata identità nel campo della frantumazione al di sotto di specifici fusi granulometrici, al fine di puntare a una fetta di mercato meno comune.
Nel 2009 la svolta: lo scarto della lavorazione delle marmerie viene classificato come rifiuto non pericoloso (codice CER 01 04 13) e la CAV è accreditata tra le primissime imprese idonee al suo trattamento, riconoscendo in esso un materiale di primissima qualità. Il calcare (carbonato di calcio) della pietra di Trani destinata alle lavorazioni di marmeria è infatti privo delle consuete impurità, presentandosi alla vista di un bianco lucente. La piena disponibilità di un materiale così puro, i cui cumuli sono facilmente distinguibili a occhio, ha spinto i vertici della CAV ad affacciarsi ad altri mercati e sondare terreni inesplorati.
Nel 2013, la crescente richiesta da parte del mercato di inerti – in specifici fusi granulometrici – da destinare alla produzione di massetti autolivellanti ha solleticato nel tema l’interesse di CAV, che si è concretizzato prima nell’apertura di un nuovissimo impianto di frantumazione e miscelazione (2015) per poi giungere alla definizione di una propria ricetta per un massetto autolivellante tutto made in Trani (2017) e caratterizzato da una frazione di inerti proveniente da purissimo residuo di ritaglio di pietra calcarea.
Tutta la filiera di produzione è particolarmente caratterizzata dall’attenzione all’ambiente, forte dei requisiti CAM su ogni componente della ricetta e dal vantaggio non irrilevante di non dover estrarre altro materiale dal delicato sistema delle cave. Nell’ottica della sostenibilità ambientale e per garantire le migliori caratteristiche meccaniche al suo materiale (che raggiunge i 20 N/mm2 di resistenza a compressione a 28 giorni) come legante cementizio è stato scelto l’ALI PRE GREEN prodotto da Italcementi, elemento della gamma eco.build.
Clinker solfoalluminoso macinato, con un contenuto di materiale di riciclo pre-consumo del 50%, l’ALI PRE GREEN è dotato di Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD (norma ISO 14040 – Valutazione del Ciclo di Vita) secondo le ultimissime esigenze del mercato internazionale in materia. Si rivela così una scelta parallelamente sia ecosostenibile che meccanicamente performante: per la prima volta, infatti, le performance ambientali non impongono compromessi alle performance di prodotto: le materie prime utilizzate nel processo di produzione del clinker sono al 100% di provenienza italiana, mentre le caratteristiche meccaniche consentono di regolare i tempi di presa, controllare il ritiro e ottenere un rapido sviluppo delle resistenze iniziali. La stabilità della composizione chimica si mostra particolarmente idonea alla produzione di premiscelati con ottime caratteristiche di stabilità nel tempo prolungando la vita a scaffale dei prodotti Le resistenze finali superano i valori dei cementi Portland più performanti e per questo, unitamente al rapido sviluppo delle resistenze iniziali, l’ALI PRE GREEN si mostra particolarmente idoneo per il confezionamento di massetti autolivellanti (in modo particolare per quelli di modesto spessore con bassa inerzia termica 1,40 W/mK). Queste caratteristiche, unitamente al pregio ambientale, sono i punti di forza che suggellano il connubio CAV Premiscelati e Italcementi.
Le due eccellenze italiane si trovano così a condividere in un unico prodotto le medesime finalità ambientali e prestazionali all’insegna della sostenibilità. La ricetta del massetto autolivellante CAV AR 97, basata sull’utilizzo di i.tech ALI PRE GREEN e inerte selezionato di purissima qualità consente di perseguire:
- un minor consumo di risorse non rinnovabili (poiché si utilizzano prodotti di scarto di altri processi, che altrimenti sarebbero conferiti a discarica);
- un minor consumo di territorio (si riduce il ricorso alle cave e al materiale da escavazione);
- un minor effetto serra legato alla produzione (riduzione delle emissioni di CO2).
Dal canto suo, la CAV Premiscelati all’ottima qualità in ingresso dell’inerte associa un peculiare processo di asciugatura o essiccamento in un forno rotante appositamente progettato, riuscendo ad ottenere un prodotto finale completamente anidro, in modo tale che l’acqua di impasto durante la posa sia esattamente quella prevista dalla ricetta.
È proprio la ricetta il cuore del successo del massetto CAV AR 97, una formulazione specifica nata a Trani al termine di un processo non certo facile, ma frutto dell’intuito, dello studio e della sperimentazione, gettando il cuore oltre l’ostacolo anche quando l’operazione poteva sembrare antieconomica. Un risultato particolarmente stabile che rende l’AR 97 molto apprezzato tra gli addetti ai lavori: tra i vari pregi si consideri, ad esempio, che la posa su impianti di riscaldamento a pavimento non richiede l’utilizzo di agenti fluidificanti poiché già contenuti nella formulazione del prodotto.
Un risultato che si perfeziona continuamente grazie anche allo stretto legame con le aziende partner come Italcementi, con un continuo dialogo tecnico volto a perfezionare sempre più il prodotto finito.
Numerose e importanti sono le opere realizzate con l’utilizzo del massetto autolivellante AR 97, apprezzato in particolare dalle Direzione Lavori e dalle stazioni appaltanti. In particolare è degno di nota l’impiego della creazione di casa CAV negli appalti pubblici della realizzazione dell’Ospedale San Cataldo Taranto (anno 2022, cliente O.S.C. Taranto S.c.a.r.l.); del miglioramento della sostenibilità ambientale e prestazioni energetiche dell’edificio della scuola primaria statale Gennaro Minzele di Putignano (anno 2021, cliente Lacogeit S.r.l); dei lavori di realizzazione di alloggi ERP in Foggia (anno 2020, cliente: Lacogeit S.r.l.); Ospedali Riuniti Foggia (anno 2016, cliente D.E.U. Riuniti Foggia). Numerose anche le imprese che hanno scelto il CAV AR 97 per la realizzazione di interventi di edilizia residenziale di alto pregio nei “salotti buoni” di Foggia, Bari e Trani.
Ma un pioniere che si rispetti cura anche la stabilizzazione delle nuove scoperte: per questo CAV Premiscelati ha aperto le sue porte al mondo universitario stringendo un accordo con il dipartimento DICAR del Politecnico di Bari (dal quale è stato anche acquistato un brevetto) finalizzato a perfezionare la ricerca sulle fibre di PET all’interno dei premiscelati, su più efficaci misure ambientali e sul miglioramento delle prestazioni dei massetti in termini di fonoassorbenza ed efficienza energetica (responsabile scientifica prof.ssa Dora Foti).
Un processo innovativo
Il segreto è tutto nella produzione di inerti di qualità, core business dell’Impresa CAV sin dalla sua fondazione. In prima fase vengono recuperati gli scarti di segheria e vengono frantumati due volte, passando in un frantoio primario ad impatto e in un secondario a martelli. Da questa prima riduzione si ottengono 5 fusi granulometrici diversi: sabbia e vari intervalli granulometrici di breccia, sino al “breccione” in fuso 4-7 usato per i riempimenti e i ballast ferroviari. Un fuso specifico di questi intervalli di breccia viene trasferito al secondo impianto, in prossimità della riviera Adriatica, per diventare l’ingrediente fondamentale del massetto autolivellante. Uno stabilimento all’avanguardia e ad elevata automazione grazie a un software appositamente studiato per CAV, dotato di una pratica ed efficace interfaccia utente. Uno stabilimento di frontiera e di sperimentazione, in pieno stile di famiglia Contento, dotato di un laboratorio con strumentazione di precisione, grazie alla quale è possibile calibrare di volta in volta le esigenze di lavorazione in funzione della qualità del materiale in ingresso ed effettuare i controlli di accettazione a campione su ogni lotto del prodotto in uscita.
È in questo stabilimento che l’inerte selezionato subisce il processo di asciugatura con l’obiettivo “umidità 0%”, per poi andare incontro a una nuova frantumazione che genera ulteriori 4 sottoclassi granulometriche, con la frazione di supero che viene trattata da un nuovissimo quanto raro mulino a lame e reimmessa nel sistema. Dal vaglio granulometrico, i 4 fusi vengono smistati in 4 silos di stoccaggio, disposti in serie con ulteriori 4 serbatoi nei quali sono collocati gli additivi e il legante i.tech ALI PRE GREEN di Italcementi.
Siamo alla fine del processo: il mixer comandato da remoto dal software, in funzione della ricetta inserita dall’operatore, preleva le quote di inerti dai vari fusi e li mescola con gli additivi e il legante, confezionando il prodotto finale di punta della CAV Premiscelati, il massetto autolivellante AR97. Tale prodotto può quindi essere confezionato in sacchi da 25 kg oppure essere fornito sfuso: CAV Premiscelati mette infatti a disposizione dei suoi clienti dei silos da 20 m3 (eventualmente ricaricabili con trasporti su gomma ad hoc) dotati di una specifica macchina impastatrice per autolivellanti, che riduce al minimo il margine di errore e di discrezionalità dell’utente finale. E come ciliegina sulla torta, al fine di ottenere sempre la miglior resa possibile, CAV Premiscelati forma anche delle specifiche squadre di avvio per l’istruzione e la formazione delle maestranze, un vero e proprio lavoro di affiancamento con getti di prova e test di posa in opera, con evidente beneficio del lavoro finale. Per la gestione dell’intero processo, dall’approvvigionamento alla vendita, CAV Premiscelati è forte di 18 tra dipendenti e collaboratori, ben il 450 % in più di quando è cominciato lo studio della ricetta del massetto autolivellante, nel 2016. Una dimostrazione concreta che la ricerca e l’innovazione portano concreti frutti sul territorio in termini di occupazione lavorativa.
Il filtro del laboratorio e l’attenzione alla qualità
CAV Premiscelati può fare affidamento su una squadra di laboratorio guidata da un chimico e tre addetti, che controllano i parametri delle ricette messe a punto e stabilizzate. Si effettuano a ciclo continuo prove di umidità e vagli granulometrici; ogni 5 cicli di produzione si effettua la prova per l’accettazione dell’impasto e sul lavoro finito si effettua il test di spandimento. In tal modo prima di mettere in circolazione il lotto di produzione si ha certezza della rispondenza delle caratteristiche. Un laboratorio in continua evoluzione, così come lo è tutta l’Impresa CAV Premiscelati, che sarà ancora più ricco e preciso dopo il confronto col Politecnico di Bari.
Perché in fondo, per dirla con le parole del grande astrofisico Stephen Hawking: “L’intelligenza è l’abilità di adattarsi al cambiamento”.