Da oltre 20 anni lavora nel marketing e nella comunicazione. Come giornalista, ha curato e cura gli Uffici Stampa di alcune importanti realtà nazionali come l’Unione Camere Penali Italiane e il Consiglio Nazionale Ingegneri. È tra le fondatrici del Green TG, prima web TV italiana dedicata ai temi ambientali.
Donatella Cristiano, Presidente AIDIA: «Diamo più voce alla scienza al femminile» – Video intervista
Le innovazioni tecnologiche e sociali rappresentano uno stimolo costante per un mercato del lavoro in rapida trasformazione che richiede profili sempre più elastici e versatili. In questa prospettiva le discipline STEM giocano un ruolo di primo piano nel percorso di transizione, non soltanto energetico e ambientale, ma anche economico e sociale. Si tratta infatti di saperi scientifici in grado di disegnare traiettorie concrete per uno sviluppo che è, da sempre, lievito di progresso e interessa anche gli avanzamenti e le conquiste del costume collettivo, riflettendosi, ad esempio, sulla riduzione del divario di genere. A documentarlo, la crescita del numero di laureate nelle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche che risulta aumentato negli ultimi tre anni. La battaglia per far conoscere il lavoro delle professioniste in questi settori e costruire una nuova rete nazionale e internazionale per la promozione di un mondo tecnico all’insegna della gender equality è lo scopo di AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) e della sua presidente Donatella Cristiano. «L’organizzazione – spiega la professionista – nasce nel 1957 per opera di Emma Strada, la prima ingegnera donna capace di farsi valere in un mondo ancora fin troppo maschile».
Nell’Unione Europea, 3,9 milioni di posti di lavoro sono a disposizione di chi ha competenze in questo ampio settore tecnico. Eppure, le donne occupate nel segmento di attività appena considerato risultano, secondo un’indagine di Asso Telecomunicazioni, soltanto il 17,9%. «Per un deciso cambio di passo – sostiene la Cristiano – è necessario intervenire sin dall’istruzione primaria, per respingere i pregiudizi che vedono le bambine confinate in un’unica sfera di interessi e preferenze e inadatte a desiderare una vita da scienziate, ingegnere o astronaute. Noi portiamo sicuramente un contributo nella scienza e nella tecnica. Inoltre, come spesso ama ribadire la nostra Presidente onoraria Amalia Ercoli Finzi, le donne hanno un’intelligenza emotiva che consente loro di essere più empatiche e di saper gestire le relazioni interpersonali in maniera diversa rispetto agli uomini, affrontando le sfide e i continui cambiamenti che questa società ci mette di fronte quotidianamente».
A proposito dei traguardi più indispensabili e sfidanti per l’umanità, la presidente di AIDIA (promotrice, tra l’altro, anche di un concorso volto a dare voce all’innovazione al femminile intitolato “Idee per un mondo che cambia”) non ha dubbi e cita la transizione ecologica, sottolineando la «necessità di preservare nei giovani la consapevolezza che la nostra terra è la nostra casa assieme al dovere morale di preservarla intatta». Si tratta di un’etica a cui Heidelberg Materials risponde da tempo, investendo in tecnologie all’avanguardia per catturare la CO2 prodotta negli impianti e adottando concrete misure per contenere e ridurre le emissioni.
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