Laureato in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Bologna, entra in Calcestruzzi Spa nel 2011 come Responsabile Prodotti Speciali, gestendo e coordinando attività tecnico commerciali legate alla promozione e vendita di calcestruzzi, sviluppo di nuove opportunità di business e formazione tecnico commerciale della forza vendita.
Il contributo del calcestruzzo all’Economia Circolare. La gamma eco.build
Riciclare ma, soprattutto, certificare prodotti e processi: in due parole fare “economia circolare”, oggi specchio della migliore responsabilità sociale di un’azienda ma anche di un mercato sempre più vocato al green.
Che l’economia circolare sia al centro dei riflettori anche nel mondo delle costruzioni è ormai noto e un passo significativo in questa direzione viene dalla “dichiarazione di principi” della Business Roundtable, grande associazione della Corporate America con oltre 180 imprese che impiegano dieci milioni di dipendenti: si tratta di una nuova carta etica che mette al centro contributi e responsabilità nei confronti di lavoratori, fornitori, ambiente e comunità. Ma anche in Italia si sono compiuti dei passi avanti: già nel 2012 Confindustria si è fatta promotrice della Carta dei principi sulla sostenibilità ambientale istituendo un comitato tecnico ad hoc. Politica e pratica aziendale vanno quindi di pari passo e, se da un lato questo binomio di doppie intenzioni può essere considerato un effetto indotto dalla diffusione della coscienza sostenibile da parte di cittadini, imprese, committenti e addetti ai lavori (architetti, ingegneri e progettisti), dall’altro rappresenta anche una spinta allo sviluppo di nuove pratiche che vanno nella direzione dell’innovazione sostenibile.
Italcementi e Calcestruzzi seguono ormai da anni la strada della sostenibilità, ideando linee di prodotti a basso impatto ambientale e certificando i propri impianti con la ISO 14000. Un impegno che ora continua con un altro iter di certificazione: la RSS (Responsible Sourcing Scheme) dell’impianto di Calcestruzzi a Peschiera Borromeo (MI) e della cementeria di Calusco d’Adda (BG), la prima a ottenere una certificazione di questo tipo. L’approccio è quello di certificare non solo i prodotti ma tutta la filiera di processo, dal trasporto al riutilizzo delle materie prime: il tutto nel segno della massima trasparenza, per garantire calcestruzzi performanti e filiere sicure e responsabili.
È sulla base di queste considerazioni e dell’esperienza maturata che Calcestruzzi propone la gamma eco.build: la risposta green alle richieste del mercato edile. C’è stato infatti un aumento significativo di richieste di prodotti con materiale riciclato, il cui contenuto sia dichiarato e verificato, conditio sine qua non per partecipare ai bandi pubblici che soddisfano i CAM (Criteri Ambientali Minimi). Siamo in un’epoca in cui il mercato punta su prodotti che valorizzano sostenibilità ed economia circolare. E a questi aspetti risponde la gamma eco.build, una gamma verificata e certificata LCA ed EPD che valorizza le materie prime seconde e al tempo stesso aiuta a contenere il riscaldamento globale, mantenendo elevati standard qualitativi come da norme Tecniche per le Costruzioni D.M.17/01/2018.
Oltre a elevare gli standard di sostenibilità dei progetti, eco.build consente di rispondere alle richieste della committenza alla ricerca di calcestruzzi green con contenuto minimo di riciclato in grado di soddisfare i requisiti CAM (5%) o con proposte tailor made realizzate secondo le valutazioni specifiche del progetto e della percentuale massima di riciclato raggiungibile. Indicata sia per applicazioni strutturali (strutture in genere, fondazioni, solai, pilastri, muri) che per applicazioni non strutturali (getti di livellamento, pulizia e riempimento), la gamma offre diversi vantaggi, diretti e indiretti, come l’acquisizione di punteggi (CAM/LEED, etc.) e la promozione dello sviluppo dell’economia circolare. Il tutto massimizzando l’impiego di materiali locali entro un raggio di 150 km dall’origine alla sua lavorazione.
Un esempio concreto di utilizzo di materiali green è i.lab, la sede di Italcementi a Bergamo, un edificio certificato LEED Platinum e un punto di riferimento per l’innovazione. Per la costruzione di i.lab sono stati utilizzati materiali alternativi, riciclati e prodotti localmente. Per la realizzazione dei massetti delle fondazioni e dei muri perimetrali, ad esempio, sono stati impiegati calcestruzzi con inerti riciclati, provenienti da demolizioni o derivati d’altoforno. Per le altre parti dell’edificio sono stati utilizzati cementi con loppa da riciclo, oltre ad altri materiali provenienti al 100% da recuperi di lavorazione industriale.