Direttore Generale di Doka Italia, Spagna e Portogallo dal 2013, Marco Falcone ha occupato ruoli direzionali in numerose aziende del settore della meccanizzazione del cantiere e della movimentazione industriale. Laureatosi al Politecnico di Milano in Ingegneria Aeronautica, ha maturato un’importante conoscenza del mercato italiano in tutti i suoi aspetti (R&D, vendite, gestione impianti produttivi), sviluppando al contempo esperienze nel segmento dello sviluppo internazionale di mercato, sempre con attenzione alle relazioni umane e di filiera. Fra i soci fondatori dell’Associazione Manager WhiteList, è anche impegnato in importanti iniziative sociali.
Casseri concreti e digitali. Tecnologie innovative per un costruire sempre più efficiente
A costo di utilizzare un gioco di parole abusato, ma quanto mai adatto al tema che mi preme trattare oggi, non c’è niente di così “concreto” come il mondo che ruota attorno alla produzione e messa in opera del calcestruzzo.
Parliamo di un materiale che è legato a filo doppio a sostantivi come Solidità e Durabilità, garantendo inoltre un’altissima compatibilità ambientale, ovviamente quando viene confezionato seguendo le più rigide prescrizioni normative in fatto di tutela dell’ambiente. Una “pietra” che, una volta realizzata, non ha niente da invidiare ai materiali lapidei tradizionali, con il vantaggio di essere un elemento costruttivo estremamente duttile; tuttavia pur sempre si tratta di un manufatto umano, di una “pietra” a cui vorrei abbinare l’aggettivo “tecnologica”: un tema oggi più che mai calzante al nostro settore, che sta entrando con forza e determinazione nel segmento delle tecnologie digitali.
Tecnologie digitali che non sono fini a sé stesse, ma sono funzionali ai tre pilastri che contraddistinguono l’azione di Doka, e di molti degli attori della nostra filiera, dalla progettazione dei casseri fino alla realizzazione del manufatto finale: Sicurezza, Efficienza e Qualità.
La Sicurezza in cantiere è per noi da sempre una priorità e oggi, con le nuove possibilità date dagli innovativi servizi digitali disponibili, stiamo spostando nuovamente l’asticella verso l’alto; abbiamo introdotto sul mercato, infatti, numerosi servizi, tra i quali spiccano i nostri sistemi di realtà aumentata e di realtà virtuale che consentono al capocantiere di colloquiare in tempo reale con architetti e ingegneri e con i tecnici del nostro ufficio di progettazione per prevenire eventuali problematiche dovute a errori di progettazione o di rilievo, nonché di verificare possibili criticità, come ad esempio l’interazione fra il personale, i piani di lavoro e i sistemi di casseratura sia in fase di posa sia di getto.
Ma Sicurezza vuol dire anche Formazione; il personale aggiornato e formato sulla tecnologia di casseratura che sta utilizzando si muove con più sicurezza in cantiere, riducendo il rischio di incidenti; anche in questo caso abbiamo sviluppato una App, che abbiamo chiamato Remote Instructor, un software di collaborazione in tempo reale che usa la videotelefonia smart per fornire assistenza sul campo in cantiere.
E qui mi sento di introdurre il secondo tema, quello dell’Efficienza, collegato ovviamente a doppio filo con quello fondamentale della Sicurezza. Strumenti come il Remote Instructor o la realtà virtuale e quella aumentata consentono di evitare incertezze ed errori umani che portano ripetutamente a costose interruzioni in cantiere. Gli operatori possono vedere gli schemi di montaggio dei nostri casseri, sovrapponendoli direttamente alle strutture montate in cantiere e i nostri tecnici possono interagire con loro per dare indicazioni di montaggio o suggerimenti per aumentare la produttività o la qualità del risultato finale sul calcestruzzo gettato. Un dettaglio da sottolineare: questi sistemi non richiedono più complicati e fastidiosi device, complessi o troppo fragili per essere utilizzati in cantiere, ma possono essere utilizzati con semplici tablet e con ogni tipo di smartphone. Ovviamente abbiamo sviluppato anche strumenti ancora più performanti, come tablet che possono essere montati direttamente sui caschetti di protezione, una perfetta soluzione a mani libere, ideale per l’uso in cantiere.
Terzo elemento: la Qualità. Qui entra in gioco un altro aspetto fondamentale, impossibile da non accennare: il lavoro cooperativo da sviluppare lungo la filiera. Con i progettisti certo, ma anche con le imprese e, soprattutto, con chi il cemento e il calcestruzzo li producono. La qualità di un manufatto, sia quella strutturale sia quella estetica, oggi può essere influenzata attivamente dalle nuove tecnologie; possiamo, ad esempio, controllare in tempo reale la maturazione del getto di calcestruzzo, per rendere più efficienti i cicli di getto, ma anche, grazie a nuovi manti e a un vero e proprio “dialogo” fra cassero e calcestruzzo, siamo in grado di garantire finiture fino a ieri quasi impossibili da realizzare, almeno a costi di mercato accettabili. Faccio riferimento ai getti massivi, in cui la temperatura di maturazione è molto alta e per i quali si possono generare fastidiosi fenomeni di colorazione superficiale disomogenea (le classiche quanto temute bruciature); controllando tutti i parametri del getto, questo problema viene limitato drasticamente, se non completamente azzerato.
Ho lasciato per ultimo il tema più sentito dai progettisti: il calcestruzzo facciavista; la filiera che comprende i produttori di cemento e calcestruzzo, le aziende come la nostra che realizzano casseri e le imprese specializzate ha davvero lavorato molto in questo senso e, oggi, è possibile realizzare finiture e geometrie di manufatto impensabili fino a qualche anno fa. Dai casseri escono calcestruzzi davvero di alta qualità, senza imperfezioni, con un’omogeneità cromatica molto alta, anche nel caso di richieste progettuali davvero molto impegnative. Abbiamo visto calcestruzzi trasparenti, con punti di bianco altissimi, getti massivi realizzati con calcestruzzi superfluidi, ma estremamente uniformi nella finitura superficiale (anche grazie a manti di cassaforma di altissima qualità), geometrie al limite della sostenibilità (setti alti sette o otto metri e larghi solo pochi centimetri).
Uguale evoluzione anche nel settore dei grandi manufatti per le infrastrutture; le imprese che costruiscono ponti, viadotti, gallerie possono contare su soluzioni tecnologiche in grado di aumentare di diversi punti percentuali (e stiamo parlando di risparmi economici di grande entità nel caso di opere come queste) la produttività, garantendo la preservazione dei margini aziendali molto più che la scelta di soluzioni di ripiego o di seconda scelta. Oggi più che mai in questo caso investire significa guadagnare e le imprese più avvedute se ne sono già accorte e stanno perseguendo con convinzione questa strada.
La tecnologia ha dato al calcestruzzo una nuova vita, fatta di infinite possibilità, e ai progettisti (ingegneri e architetti) un materiale duttile oltre ogni aspettativa che, grazie all’introduzione sempre più decisa delle soluzioni BIM, può essere progettato in assoluta armonia e collaborazione con l’intera filiera. E siamo ancora all’inizio di un processo che promette davvero ancora tante sorprese per il futuro…