Giulio Arnoldi opera da oltre 30 anni nella progettazione, realizzazione e manutenzione di spazi verdi interni ed esterni. Inizia la sua attività professionale nel 1988, appena terminati degli studi di agraria, fondando Hw Style srl, donando così concretezza alla sua passione per il verde. Partendo dai servizi di noleggio e manutenzione legati al verde interno, grazie all’esperienza diretta sul campo e una visione improntata al business, negli anni ha strutturando l’azienda integrando servizi legati al verde esterno per terrazze e giardini, fino alla gestione e realizzazione di grandi parchi urbani agendo come General Contractor.
Progettare il verde per nuovi habitat urbani
Si avvicina la sesta edizione di Myplant & Garden, la più importante fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del garden e del paesaggio. Quella in programma dal 23 al 25 febbraio a Fiera Milano-Rho è molto di più di una rassegna espositiva: Myplant & Garden è infatti un amplificatore e moltiplicatore di messaggi e stili di vita all’insegna della sostenibilità ambientale, delle pratiche orientate alla resilienza e della cura della vegetazione in ambito urbano. Concetti che coinvolgono molti aspetti cruciali della contemporaneità (e del futuro), a cominciare dal rinnovato desiderio di vivere gli spazi aperti – tornato a essere diffusamente sentito dalla primavera del 2020 – che alimenta i progetti di “forestazione urbana” diventando tema trainante di una pianificazione urbanistica attenta alla qualità dell’aria e degli spazi verdi in ambito urbano. In questo scenario Myplant indagherà il tema della “rigenerazione urbana”, intesa come nuovo paradigma per rendere città e territori più funzionali rispetto ai bisogni contemporanei, attraverso il recupero, il riuso e la trasformazione di edifici e aree dismesse o non utilizzate. È un approccio ormai consolidato, che promuove un incremento della densità e della qualità ambientale dei centri urbani e di un definitivo abbandono di quella disordinata dispersione edilizia che il linguaggio tecnico fa coincidere con il termine sprawl.
In linea con questo significativo fenomeno in atto c’è anche Hw Style, società con sede a Lurano e filiali a Milano e Roma, in Svizzera e Qatar che da oltre 30 anni opera nell’ambito della progettazione, realizzazione e manutenzione di spazi verdi interni ed esterni. La società ha firmato in questi anni numerosi progetti di progettazione del verde urbano tra cui il Parco della Costituzione ad Albignasego e il Parco Biblioteca degli Alberi a Milano: il primo è un anfiteatro tra il verde alle porte di Padova, il secondo è un progetto di rigenerazione urbana di 100.000 mq nel quartiere centrale di Porta Nuova, con 450 alberature ad alto fusto, 90mila piante erbacee perenni, prati e camminamenti interni realizzati con il cemento fibro-rinforzato di colore grigio e bianco e in cemento drenante.
La storia delle nostre città è fatta di demolizioni, adeguamenti, rifunzionalizzazioni o abbandoni di elementi urbani o dotazioni territoriali, di processi di sostituzione del tessuto sociale ed economico. L’attenzione rivolta al paesaggio, all’utilizzo degli spazi aperti urbani e alla loro riqualificazione, sono le nuove tematiche che hanno contribuito a trasformare l’approccio alla pianificazione: dagli anni ’70 del XX secolo infatti sono emersi nuovi contenuti e argomenti – quali la salvaguardia degli habitat e delle biodiversità, lo “sviluppo sostenibile” e, appunto, la conservazione e la valorizzazione del paesaggio – che hanno provocato un radicale cambiamento nella concezione della città, non più intesa come artificiale agglomerato urbano, ma come un ecosistema a tutti gli effetti. Questi nuovi argomenti sono definitivamente diventati temi fondamentali dell’urbanistica contemporanea.
La storia delle nostre città è fatta di demolizioni, adeguamenti, rifunzionalizzazioni o abbandoni di elementi urbani o dotazioni territoriali, di processi di sostituzione del tessuto sociale ed economico. L’attenzione rivolta al paesaggio, all’utilizzo degli spazi aperti urbani e alla loro riqualificazione, sono le nuove tematiche che hanno contribuito a trasformare l’approccio alla pianificazione: dagli anni ’70 del XX secolo infatti sono emersi nuovi contenuti e argomenti – quali la salvaguardia degli habitat e delle biodiversità, lo “sviluppo sostenibile” e, appunto, la conservazione e la valorizzazione del paesaggio – che hanno provocato un radicale cambiamento nella concezione della città, non più intesa come artificiale agglomerato urbano, ma come un ecosistema a tutti gli effetti. Questi nuovi argomenti sono definitivamente diventati temi fondamentali dell’urbanistica contemporanea.
È quello che tutti dovremmo augurarci. La presenza di aree verdi contribuisce di fatto a migliorare le condizioni ambientali e le relazioni umane, favorendo le attività all’aperto, la creazione di punti di incontro e interscambi personali, una maggiore soddisfazione del quartiere e di possibilità di interagire con la natura favorendo il senso di relax e benessere. Quando progettiamo, pensiamo proprio come coinvolgere tutte le fasce d’età e promuovere stili di vita sani salutari. Ampi spazi verdi da vivere che favoriscono l’attività motoria e momenti di svago all’aria aperta.
Essere general contractor come valore aggiunto per i progettisti
È un valore aggiunto in primis per Hw Style perché è una riconferma della nostra attenzione verso il committente che vuol dire offrire un servizio completo e di qualità che lo sollevi da tutte le incombenze. Offrire un servizio da general contractor garantisce al committente la comodità di affidare i lavori a un unico referente, riducendo anche i tempi di realizzazione. Hw Style grazie alla sua struttura può garantire supporto già in fase di concept e progettazione, grazie a un team di architetti e paesaggisti ed esperti botanici che consultandosi internamente con i project manager sono in grado di garantire una realizzazione di qualità e soprattutto duratura nel tempo. Si tratta di piccoli o grandi accorgimenti che grazie all’esperienza e alla collaborazione interna permettono di evitare errori o modifiche in fase di realizzazione. In fase realizzativa poi, grazie a squadre multispecializzate, siamo in grado di coprire lavori che vanno dall’edilizia al verde urbano, dal verde interno alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
Come si misura la qualità di un buon progetto come un bosco urbano o un parco
Sono diversi i fattori e oltre alla destinazione d’uso del parco bisogna sempre tenere conto dell’utente finale e del contesto ambientale e il parco/bosco è attrattivo, funzionale e sicuro, diventa uno spazio vivo e assolve così alla sua funzione essenziale di favorire l’attività all’aperto, l’aggregazione e il benessere della comunità riavvicinando le persone alla natura. Oltre, ovviamente, alla qualità dei materiali scelti che ne garantiscono la massima durata e sicurezza.
Il ruolo della manutenzione, poi, è fondamentale: un parco/bosco urbano non curato perde di attrattività e può diventare pericoloso in caso di attrezzature non manutenute a norma. E, oltretutto, è destinato ad essere abbandonato. Non a caso, un parco come la Biblioteca degli Alberi ha una squadra interamente dedicata che quotidianamente se ne prende cura. Più il parco è attrattivo, più è vivo e più ha bisogno di manutenzione. Un buon progetto perché resti tale deve prevedere una manutenzione costante, che sia un parco, un giardino o un allestimento interno. Ma questo vale per ogni cosa: prendersi cura di ciò che ci circonda, sempre. Dalle persone all’ambiente fino agli oggetti di tutti giorni.
La scelta delle piante/specie è molto importante all’interno di un progetto. Le scelte sono sempre fatte tenendo conto dell’ambiente in cui le piante vanno collocate, le condizioni climatiche, la conformazione del terreno. Per questo in esterno si favorisce l’uso di specie autoctone che hanno più probabilità di sopravvivere e non ammalarsi. Poi, a seconda della destinazione d’uso, si fa anche una scelta estetica, dettata dal portamento della pianta e dai suoi colori. La scelta è sempre studiata nel dettaglio perché inserire una pianta che, per quanto esteticamente soddisfacente, non è in grado di resistere in determinate condizioni climatiche implica ammaloramenti e interventi di manutenzione straordinaria che sarebbero evitabili. Capita spesso, infatti, di scontrarsi con committenti che vogliono a tutti i costi una determinata pianta perché esteticamente molto bella e dover insistere parecchio per far capire che ogni specie arborea ha le sue peculiarità e vive bene solo in determinate condizioni.
Quali criteri progettuali seguire riguardo la sicurezza, in particolare delle fasce più deboli come anziani e bambini
Negli ultimi anni si è fatto un grade lavoro su progetti di parchi “inclusivi”, che garantiscano la fruibilità degli spazi/attrezzature a tutte le persone di tutte le età e diversi tipi di abilità. Quindi è opportuno valutare già in fase progettuale determinate attrezzature, accessi, pendenze e materiali perché il parco sia realmente accessibile a tutti. E ovviamente garantire l’accesso in sicurezza. Anche i materiali possono portare un contributo significativo alla qualità degli interventi, costruttiva e percettiva. Nel caso dei parchi di Albignasegno e della Biblioteca degli Alberi c’era la necessità di realizzare percorsi in cemento drenante di alta qualità. Italcementi e Calcestruzzi, come noi, punta alla massima qualità e i prodotti, come i.idro DRAIN, garantiscono ottime prestazioni a lungo termine, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Alla Biblioteca inoltre c’era la necessità di avere percorsi in cemento con caratteristiche antigelive e diverse finiture – come lo spazzolato – e diverse colorazioni che non solo hanno una funzione estetica, ma che vanno a distinguere i percorsi pedonali da quelli carreggiabili. Inoltre, si è instaurata da subito una partnership basata sulla condivisione di aspetti che vanno oltre il “lavoro tecnico”, supportando anche le iniziative culturali promosse in fase di realizzazione che mirano al coinvolgimento dei cittadini nella vita del parco.