Laureato in Architettura, Bruno Crucitti è da oltre dieci anni in Azienda dove si è occupato di R&D, Assistenza Tecnica e sviluppo tecnico-commerciale di prodotti speciali. Attualmente è Responsabile Qualità e Innovazione. Tra le attività più recenti ricopre la carica di Vicepresidente di ATECAP (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato) con delega Prodotto e Presidente della Sezione Materiali da Costruzioni in Confindustria Reggio Calabria.
Crucitti Group: la bellezza del calcestruzzo tra innovazione e sostenibilità
Il calcestruzzo è il nostro mestiere, ma è anche la passione che guida il nostro operare da quando abbiamo fondato la Crucitti Group Srl a Palmi (RC). A dispetto di quello che si è continuato a raccontare per decenni, associandolo all’inquinamento, alla desertificazione edalla cementificazione, come hanno dimostrato inequivocabilmente le opere di architetti come Le Corbusier o Tadao Andō ma anche dell’ingegnere Pierluigi Nervi nonché capolavori di artisti come Burri e Staccioli, il calcestruzzo è un materiale bello, sostenibile e in grado di regalare risultati assolutamente sorprendenti. Noi ne siamo convinti: parlare di calcestruzzo è parlare di bellezza.
Quando nel 2010 abbiamo creato l’azienda, mio fratello Vincenzo, oggi responsabile delle commesse, del cantiere e in generale della parte operativa, e io, che mi occupo delle relazioni pubbliche e della parte commerciale, siamo partiti proprio da questo condiviso sentire per uscire dal tradizionale ambito di lavoro della nostra famiglia, attiva nella fornitura di materiali per piccole opere e lavori privati nell’edilizia abitativa, e affacciarci sul mondo delle grandi opere pubbliche. La nostra decisione è maturata nel 2008, in un momento di grandissima crisi per il settore delle costruzioni, ma decidemmo comunque di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e, sorretti da sana ambizione, pianificammo di diventare esperti riconosciuti nella produzione di calcestruzzi speciali, su misura e pavimentazioni industriali per grandi opere edili.
Per intraprendere questa nostra avventura abbiamo puntato sulla qualità e l’innovazione del reparto dei calcestruzzi confrontandoci con le grandi aziende di riferimento che lavoravano nel settore e sperimentando sui prodotti per realizzarne di nicchia, talmente specifici e performanti da risultare più appetibili e interessanti di quelli tradizionalmente proposti sul mercato.

Il lavoro che ci ha dato la prima, essenziale visibilità è stato l’intervento per il ponte ferroviario che attraversa il fiume Petrace, situato tra i comuni di Gioia Tauro e Palmi, in Calabria. Un’opera pubblica con volumi interessanti e l’impiego di prodotti speciali per i pali di fondazione che erano soggetti a dilavamento dalla presenza del fiume Petrace e realizzati quindi con calcestruzzi anti dilavamenti e autocompattanti. Nello specifico si trattava di un viadotto commissionato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana SpA) di trecento metri di lunghezza per quindici di larghezza, sorretto da pile di trentacinque metri, di cui due nell’alveo del fiume e quindi sottoposte all’azione dell’acqua, con in testata un attraversamento con uno scatolare di trenta metri per quindici spinto meccanicamente cui dovevamo garantire la viabilità dei treni e le forniture notturne. Al termine del cantiere abbiamo ricevuto i complimenti dall’impresa e l’opera è stata anche pubblicata dalla Sika (un’azienda operante a livello mondiale nel settore dei prodotti chimici per il settore edile e industria) ma soprattutto, per chi era abituato a fornire le costruzioni di classiche case civili, questa opera fu davvero un salto incredibile, affrontato anche grazie ai nostri fornitori che hanno giocato un ruolo chiave aiutandoci a risolvere le criticità.

Da allora sono seguite altre commesse, molte delle quali per il porto di Gioia Tauro con pavimentazioni, gateway ferroviario, tutte con diversi gradi di difficoltà e sfide sempre nuove e così, lavoro dopo lavoro, abbiamo sviluppato materiali innovativi che ci hanno permesso di costruirci una fama nel settore. Prodotti cui abbiamo dato un nome e un cognome, una denominazione specifica per identificarli e ricordarli nelle loro peculiarità. Tra questi il più complesso è stato certamente il calcestruzzo ad altissime prestazioni fibrorinforzato che simula il betoncino delle malte e assicura il ripristino strutturale degli edifici ammalorati. È uno dei nostri prodotti più sfidanti e insieme più apprezzati dai nostri clienti, formato da diversi ingredienti e sottoposto a tantissime prove nei nostri laboratori interni. È ottimo per il ripristino di strutture a basso spessore, per risanare edifici che hanno bisogno di adeguamenti sismici come le scuole ed edilizia pubblica in generale.
Oggi, quando mi capita di tornare con il pensiero alla nostra decisione di allora, sono davvero orgoglioso di questa voglia di fare, con qualità e serietà, che è ancora inalterata dopo tanti anni e che ci ha consentito di diventare punto di riferimento nella nostra zona, a Palmi in Calabria, per le grandi stazioni appaltanti in un’area che va da Reggio Calabria e tutta la Piana di Gioia Tauro per un raggio di 50-60 chilometri. Non siamo i più economici qui ma siamo quelli che certamente hanno più perizia e garantiamo la qualità migliore nei tempi richiesti.

Siamo partiti in venti, di cui quindici autisti, con un parco macchine e mezzi di produzione con pompe e betoniere di proprietà, puntando sui giovani perché siamo giovani noi come proprietà e pensiamo che i giovani possano dare quella spinta vitale essenziale per crescere. Siamo fortunati in questo, abbiamo personale che crede nell’azienda e noi ricambiamo la loro fiducia incentivandoli agli obiettivi e puntando sul rapporto umano che per noi è essenziale. Pensiamo che creare qualità voglia dire non solo creare opere belle e fatte bene ma anche che rispettano l’ambiente e le persone, sia quelle che vivranno nei luoghi dove noi lavoriamo sia quelle che contribuiscono alla realizzazione delle opere stesse. È una questione di sostenibilità, ovvero di rispetto per tutti coloro che entrano in gioco quando si costruisce: i lavoratori, la società che usufruisce dell’opera e l’ambiente in cui questa si colloca. Siamo convinti che ognuno di noi abbia la sua parte di responsabilità in questo e che ogni azione conti.

Per questo apprezziamo particolarmente Heidelberg Materials e siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con loro. Heidelberg Materials non si limita a parlare di sostenibilità ma fa azioni concrete in questo senso, cercando di cambiare la narrazione negativa sul calcestruzzo e facendo campagne di sensibilizzazione sul tema. Come facciamo noi. Dal 2020 produciamo calcestruzzo con CAM (Criteri Minimi Ambientali), impieghiamo cementi pozzolanici e di alto forno e collaboriamo per il reimpiego di materiali che provengono da edifici demoliti. Fin da quando abbiamo fondato la Crucitti Group srl, l’abbiamo dotata di dispositivi per reimpiegare le acque piovane e quelle da riciclo e nel 2021, post Covid, abbiamo realizzato un parco e un campo da basket con calcestruzzo drenante in un’area abbandonata di Palmi aprendola alla comunità locale. Per noi la sostenibilità non è una parola ma un modo di agire che implica azioni quotidiane coerenti e per questo apprezziamo Eco Build Club, che viviamo come uno stimolo alla messa in pratica di comportamenti virtuosi e all’uso di prodotti sostenibili quali il nuovissimo evoZero, il nuovo cemento Heidelberg primo al mondo come net-zero carbon captured, per cui abbiamo firmato una manifestazione di interesse.
Heidelberg Materials tratta i temi a noi a cuore con il nostro stesso livello di sensibilità e passione. Con loro abbiamo trovato la nostra casa e quando affrontiamo nuovi lavori li coinvolgiamo fin dalla fase di offerta per affrontare le sfide con serenità perché è un fornitore serio e affidabile, che garantisce costanza nel prodotto. Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno loro hanno la risposta giusta e quando, per esempio, abbiamo richiesto uno specifico materiale lo hanno fatto arrivare da Palermo pur di garantirne la consegna.

In questo momento stiamo realizzando un elettrodotto, sempre per il porto di Gioia Tauro, e altri lavori sfidanti si prospettano all’orizzonte. Abbiamo in cantiere opere per Anas, da realizzare con i fondi del PNRR, e sono previsti nuovi impegni per il porto di Gioia Tauro, che per noi resta un committente fondamentale di cui siamo orgogliosi di essere fornitori e partner nei suoi diversi progetti di ampliamento. Non ci sentiamo arrivati e possiamo dichiarare con orgoglio di essere sempre pronti a imparare e a crescere. Con passione e tenacia.
Foto di copertina: Porto di Gioia Tauro (RC), © Naeblys – stock.adobe.com
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