Da oltre vent'anni nel settore del calcestruzzo, con specializzazione nell’assistenza tecnica e tecnologica, il controllo qualità dei materiali e la gestione cantieri. Ha collaborato e seguito diversi cantieri di grandi opere in tutta Italia: Tunnel del Terzo Valico dei Giovi, AV Modena-Bologna, Nuovo Palazzo della Regione Lombardia, Pedemontana Lombarda, Ponte San Giorgio a Genova, Tunnel del Brennero, Diga Foranea di Genova, Tunnel Sub Portuale, AV Brescia-Verona. Da febbraio 2025, in Heidelberg Materials Italia ricopre la carica di Technological Service Supervisor con l'obiettivo di garantire soluzioni tecnologiche all’avanguardia e supportare i clienti con prodotti di qualità, sostenibili e performanti.
Atlante delle pavimentazioni: materiali e strategie per la città resiliente
Uno strumento tecnico realizzato da Roma Capitale per orientare la progettazione urbana verso pavimentazioni permeabili, riflettenti e a ridotte emissioni, con i calcestruzzi Heidelberg Materials tra le soluzioni di riferimento per interventi di riqualificazione in chiave climatica.
Nato dalla collaborazione tra il Comune di Roma Capitale e l’Università La Sapienza, l’Atlante delle pavimentazioni che riducono il surriscaldamento estivo nelle aree urbane rappresenta uno dei tasselli più significativi della Strategia di adattamento climatico approvata dall’Assemblea Capitolina nel 2025.
Il documento nasce con un obiettivo chiaro: mettere a disposizione della città e dei professionisti del settore uno strumento operativo per la progettazione urbana sostenibile e gli interventi di riqualificazione in chiave climatica, capace di coniugare innovazione dei materiali, benessere microclimatico e tutela della salute pubblica. Proprio la necessità di migliorare il comfort termico e ridurre le temperature superficiali rende l’Atlante parte integrante delle politiche europee e locali di adattamento ai cambiamenti climatici e di riduzione del fenomeno dell’isola di calore urbana, oggi tra le principali criticità ambientali delle grandi città.

Il ruolo delle pavimentazioni
Le superfici pavimentate – che costituiscono una parte consistente dello spazio pubblico – sono tra i principali fattori che influenzano la temperatura percepita negli ambienti outdoor. Colore, composizione, permeabilità e capacità di riflettere la radiazione solare sono fattori che incidono direttamente sul comfort delle persone, soprattutto nelle giornate torride, influenzando la fruibilità di piazze, marciapiedi e strade. Da qui la necessità di individuare materiali e soluzioni tecniche capaci di ridurre (rispetto alla radiazione solare incidente) l’entità di radiazione solare cui la pavimentazione è effettivamente sottoposta e favorire un miglior equilibrio tra superfici impermeabili, aree verdi e spazi di aggregazione.
L’Atlante propone dunque un repertorio ragionato di pavimentazioni e rivestimenti, suddivisi per tipologia e prestazioni, che permette a progettisti, stazioni appaltanti, imprese e amministrazioni di orientarsi nella scelta dei materiali più idonei alle diverse condizioni urbane. Le soluzioni sono valutate secondo criteri oggettivi e parametri tecnici – tra cui l’indice di riflettanza solare (SRI), la permeabilità all’acqua, la capacità drenante, la durabilità e la conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) – in coerenza con le più recenti linee guida ministeriali e con i principi del Green Public Procurement.
All’interno di questo quadro, Heidelberg Materials figura con tre prodotti rappresentativi – i.pro PAVIMIX ECOCAM®, i.idro DRAIN ECO CAM® e i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® – selezionati e descritti nelle schede tecniche dell’Atlante per le loro prestazioni ambientali e tecnologiche esemplari. Queste soluzioni in calcestruzzo rispondono ai requisiti chiave individuati dal gruppo di ricerca della Sapienza, contribuendo in modo concreto alla realizzazione di spazi pubblici più vivibili, resilienti e climaticamente responsabili.
Materiali e microclima: riflettanza, albedo e comfort urbano
Nel bilancio termico di una città, i materiali da costruzione svolgono un ruolo determinante. Le superfici pavimentate, le coperture e le facciate rappresentano la parte più estesa dell’ambiente urbano e influenzano in modo diretto la temperatura dell’aria, la qualità del microclima e il comfort percepito dalle persone.
Ogni materiale utilizzato per le pavimentazioni, infatti, interagisce con la radiazione solare in modo diverso: può assorbirla, rifletterla o riemetterla sotto forma di calore. Da questo equilibrio energetico dipende la temperatura superficiale e, di conseguenza, la temperatura dell’ambiente circostante.
Un parametro fondamentale per valutare tale comportamento è l’albedo, o riflettanza solare (SR), che misura la capacità di una superficie di riflettere la luce e la radiazione solare. L’albedo è espressa come valore compreso tra 0 e 1: più il valore è alto, maggiore è la quota di energia riflessa e minore quella assorbita. Un materiale scuro, come l’asfalto tradizionale, ha un’albedo tipicamente inferiore a 0,1 e tende quindi a riscaldarsi molto; una superficie chiara, come un calcestruzzo o una pietra naturale di colore chiaro, può superare 0,4 o 0,5, contribuendo a ridurre sensibilmente le temperature superficiali.
A partire dall’albedo e dall’emissività termica ɛ (ovvero la capacità di un materiale di irradiare calore), si ricava l’Indice di Riflettanza Solare (SRI – Solar Reflectance Index), parametro normalizzato introdotto nei Criteri Ambientali Minimi (CAM, DM 256/2022) e adottato dall’Atlante come riferimento tecnico per la selezione delle pavimentazioni. L’SRI combina i due effetti – riflettanza solare e emissività termica – per descrivere la capacità complessiva di un materiale di isolare termicamente quando esposto alla luce solare: più l’SRI è alto, più la superficie rimane “fredda”. A differenza dell’albedo che è una proprietà della superficie, l’SRI è una proprietà che caratterizza il materiale. Nei CAM Edilizia è previsto un valore minimo di SRI per le superfici esterne (SRI ≥ 29), proprio per limitare l’accumulo di calore nei contesti urbani e ridurre il fabbisogno energetico per la climatizzazione.

franco ricci - stock.adobe.com, Parco Bibllioteca degli Alberi di Milano con percorsi pedonali realizzati con i calcestruzzi Heidelberg Materials.
Classificazione dei materiali nell’Atlante delle pavimentazioni
L’Atlante analizza nel dettaglio i principali materiali impiegati nelle pavimentazioni urbane di Roma, suddividendoli in due categorie: i Materiali Locali Tradizionali (ML), che rappresentano le soluzioni storiche e identitarie della città, e i Materiali Alternativi (MA), caratterizzati da migliori prestazioni in termini di mitigazione del surriscaldamento urbano e gestione del deflusso delle acque meteoriche.
All’interno di queste due macroaree, le pavimentazioni vengono classificate in sette tipologie principali:
- asfalto
- calcestruzzo (in opera e prefabbricato)
- pietre naturali (travertino, porfido, basalto)
- gres
- terra stabilizzata
- gomma
- pavimentazione erbosa
Questa suddivisione consente di confrontare in modo oggettivo le diverse soluzioni in termini di capacità di riflettere la radiazione solare, permeabilità, durabilità e manutenzione, evidenziando come i materiali innovativi – in particolare le pavimentazioni in calcestruzzo ad alta riflettanza e capacità drenante – offrano un contributo significativo alla riduzione dell’isola di calore e al miglioramento del comfort outdoor urbano, in linea con gli obiettivi di adattamento urbano perseguiti dall’Atlante. Organizzato in schede per le diverse tipologie di pavimentazioni e di materiali, l’Atlante non è un punto di arrivo, ma uno strumento dinamico destinato ad aggiornarsi nel tempo con nuovi materiali e soluzioni per favorire l’innovazione e diffondere l’attenzione all’adattamento climatico negli interventi pubblici e privati.
Le pavimentazioni in calcestruzzo Heidelberg Materials nell’Atlante
Nell’Atlante delle pavimentazioni, le schede dedicate ai calcestruzzi in opera approfondiscono le soluzioni cementizie impiegate in ambito urbano, evidenziandone le prestazioni meccaniche, la durabilità e i parametri ambientali rilevanti ai fini della mitigazione climatica.
Il gruppo di ricerca dell’Università La Sapienza, nel definire i criteri comparativi, ha posto particolare attenzione a parametri quali riflettanza solare (SR), indice di riflettanza solare (SRI), permeabilità, resistenza meccanica e capacità drenante, in coerenza con le prescrizioni dei CAM Edilizia.
All’interno di questa sezione, i prodotti Heidelberg Materials si distinguono per l’approccio integrato alla sostenibilità, fondato sull’impiego di leganti e aggregati selezionati, sull’ottimizzazione dei mix design e sulla capacità di mantenere elevate prestazioni nel tempo, anche in condizioni climatiche severe.
Le pavimentazioni i.pro PAVIMIX ECO CAM®, i.idro DRAIN ECO CAM® e i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® costituiscono tre esempi concreti di come il calcestruzzo possa consentire adattamenti che riguardano il microclima e il comfort outdoor.

Heidelberg Materials, “Corridoio Verde” di Pescara, intervento di rigenerazione urbana con i calcestruzzi i.pro PAVIMIX e i.idro DRAIN ECO LOW CARBON.
Calcestruzzo i.pro PAVIMIX ECO CAM®
Il calcestruzzo i.pro PAVIMIX ECO CAM® è classificato nell’Atlante delle pavimentazioni come Materiale Locale Tradizionale (ML), appartenente alla macrocategoria calcestruzzo in opera.
È descritto come un calcestruzzo a prestazione, specifico per pavimentazioni interne ed esterne in cui l’ambiente è caratterizzato da una percentuale di umidità da moderata ad alta e da sollecitazioni di media ed elevata intensità.
La gamma i.pro PAVIMIX ECO CAM® è presente nelle varie versioni MI, ME e MEF.
Il materiale pensato nel particolare per applicazioni esterne trova impiego soprattutto su superfici pubbliche e private, sia carrabili che pedonali. È ideale per piazze, piazzali, marciapiedi, parcheggi, aree di sosta, autorimesse, zone di rifornimento e magazzini destinati alla grande distribuzione. In questi contesti si richiedono caratteristiche fondamentali, quali un’elevata resistenza meccanica, una elevata durabilità nel tempo e una piena compatibilità ambientale.
Caratteristiche chimico-fisico tecniche e prestazionali
- Resistenza a compressione minima: 30 MPa
- Contenuto di materiale riciclato: ≥ 5%, in conformità con i requisiti ambientali previsti dai CAM Edilizia.
Valori tipici per calcestruzzi ordinari di colore grigio, come ad esempio: albedo, indice di riflettanza e emissività, possono essere i seguenti:
- Albedo (riflettanza solare SR): 0,35 – tale valore, determinato su calcestruzzo ordinario di colore grigio, consente di riflettere una parte significativa della radiazione solare incidente, contribuendo a contenere la temperatura superficiale rispetto a pavimentazioni bituminose scure (mediamente SR ≤ 0,10).
- Indice di riflettanza solare (SRI): 38 – tale valore, determinato su calcestruzzo ordinario di colore grigio, superiore al valore minimo previsto dai Criteri Ambientali Minimi (SRI ≥ 29), indicativo di una buona capacità del materiale di limitare l’accumulo di calore in condizioni di irraggiamento diretto.
- Emissività termica (ɛ): 0,90 – valore in linea con i materiali cementizi convenzionali, indicativo di una normale capacità di scambio termico superficiale.
Prestazioni ambientali e conformità ai CAM
i.pro PAVIMIX ECO CAM® può essere provvisto di attestazione conforme ai CAM e ai criteri del Green Public Procurement per i materiali da costruzione.
Il prodotto soddisfa inoltre i requisiti del paragrafo 2.3.3 dei Criteri Ambientali Minimi – Riduzione dell’effetto isola di calore e dell’inquinamento urbano, grazie ai valori di albedo e SRI più elevati rispetto a pavimentazioni ordinarie di colore scuro, che contribuiscono a limitare il surriscaldamento delle superfici, migliorando il comfort outdoor e garantendo nel contempo adeguate prestazioni meccaniche e durabilità. La combinazione tra buona riflettanza e resistenza meccanica costituisce un valore aggiunto dal punto di vista tecnico della pavimentazione.
Motivazioni dell’inserimento nell’Atlante
Il prodotto è stato inserito tra i Materiali Locali Tradizionali (ML) in quanto rappresentativo di una tecnologia ampiamente consolidata e compatibile con le esigenze di riqualificazione e manutenzione del tessuto urbano esistente. Sebbene meno scuro dell’asfalto, il calcestruzzo ha anch’esso una capacità significativa di accumulare calore durante il giorno. Tuttavia, avendo una riflettanza solare più elevata rispetto all’asfalto (tra il 30% e il 50%), riduce parzialmente il surriscaldamento urbano.
L’integrazione delle pavimentazioni in calcestruzzo con strategie bioclimatiche quali alberature, elementi ombreggianti, nature based solutions e sistemi di raffrescamento passivo come i misting systems, determina un significativo miglioramento in termini di comfort termico.

Simulazioni ENVI-met. File climatico: Roma, 23 agosto 2023
Di giorno, combinata con alberature, la pavimentazione realizzata con i.pro PAVIMIX ECO CAM® registra una temperatura dell’aria (Tair) minore di 0.3°C e una Tsurfaces minore di 15.3°C. La Temperatura media radiante (Tmrt) e la Temperatura Fisiologica Equivalente (PET – Physiologically Equivalent Temperature) registrano rispettivamente un delta pari a 29.3°C e 17.2°C, rispetto alla soluzione non combinata. Di notte, invece, la pavimentazione in calcestruzzo, combinata con alberature, registra una Tair maggiore di 0.1°C e una Tsurfaces minore di 0.4°C. La Tmrt e il PET registrano rispettivamente un delta pari a 2.5°C e 0.7°C, rispetto alla soluzione non combinata.
Tali evidenze confermano la validità di un approccio progettuale sistemico e integrato nella definizione degli spazi pubblici climaticamente resilienti e termicamente confortevoli.
La scelta di i.pro PAVIMIX ECO CAM® risponde a criteri di prestazione e sostenibilità, in particolare per i contesti in cui si richiede:
- un materiale resistente e durabile, adatto a condizioni di umidità variabile;
- caratteristiche di riflettanza in grado di contenere l’assorbimento di calore;
- la conformità ai CAM in termini di contenuto riciclato, prestazioni radiative e requisiti ambientali.
Le caratteristiche del materiale ne fanno una soluzione di riferimento per la riqualificazione di spazi urbani in linea con la Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale e con le finalità dell’Atlante delle pavimentazioni.

Heidelberg Materials, pavimentazione industriale in calcestruzzo i.pro PAVIMIX.
Pavimentazioni drenanti: soluzioni chiave contro l’isola di calore urbana
Dopo le soluzioni in calcestruzzo tradizionale, l’attenzione dell’Atlante delle pavimentazioni si concentra sui materiali drenanti e ad alta riflettanza, che rappresentano oggi una delle risposte più efficaci per la riduzione dell’accumulo di calore e il miglioramento del microclima urbano.
L’accumulo di calore nelle superfici artificiali è una delle cause principali del fenomeno noto come isola di calore urbana (Urban Heat Island – UHI), cioè l’aumento della temperatura dell’aria nelle zone costruite rispetto alle aree verdi o rurali circostanti. Le pavimentazioni scure e impermeabili, che assorbono gran parte della radiazione solare e non permettono lo scambio termico con il suolo, accentuano questo effetto, con conseguenze misurabili sul comfort, sulla salute e sui consumi energetici. Al contrario, l’impiego di pavimentazioni ad alta riflettanza e con capacità drenante contribuisce a ridurre le temperature superficiali e a ristabilire un bilancio energetico più equilibrato.
La permeabilità è infatti un altro parametro chiave. Le superfici drenanti e porose permettono la penetrazione dell’acqua meteorica nel sottosuolo, riducendo i fenomeni di ruscellamento superficiale, e favoriscono fenomeni di raffrescamento evaporativo: durante l’evaporazione, parte del calore accumulato viene disperso, contribuendo a mitigare le temperature locali.
La combinazione di riflettanza elevata, permeabilità e durabilità costituisce il principio di base per progettare materiali che contribuiscano all’adattamento climatico.
In questo contesto, i Criteri Ambientali Minimi promossi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica assumono un valore strategico. I CAM Edilizia introducono requisiti specifici in termini di prestazioni termiche, gestione sostenibile delle acque meteoriche e contenuto di materiale riciclato, orientando la progettazione pubblica verso materiali a ridotto impatto ambientale.
L’Atlante recepisce e applica questi stessi criteri, traducendoli in linee guida operative per la scelta delle pavimentazioni urbane in grado di coniugare efficienza tecnica e sostenibilità.
Calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO CAM®
Il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO CAM®, inserito nell’Atlante delle pavimentazioni come Materiale Alternativo (MA) appartenente alla categoria calcestruzzo in opera drenante, rappresenta una delle soluzioni più efficaci per la mitigazione microclimatica e la gestione sostenibile delle acque meteoriche.
Nella scheda è descritto come un calcestruzzo confezionato utilizzando almeno il 5% in peso di sottoprodotti e/o materiali di riciclo selezionati e di qualità certificata, nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Progettato per la realizzazione di pavimentazioni ecologiche ad alto potere drenante, combina permeabilità, durabilità e compatibilità ambientale, risultando particolarmente indicato per piste ciclopedonali, marciapiedi, aree a traffico leggero e parcheggi permeabili, dove la capacità di favorire l’infiltrazione e il raffrescamento evaporativo contribuisce a ridurre le temperature superficiali e migliorare il comfort urbano.
Caratteristiche tecniche e prestazionali
- Albedo (riflettanza solare SR): da 0,29 per i.idro DRAIN grigio a 0,63 per i.idro DRAIN bianco, con un incremento significativo della capacità riflettente nelle finiture più chiare, che respingono una quota maggiore della radiazione solare e riducono l’assorbimento di calore superficiale.
- Indice di riflettanza solare (SRI): 33 per i.idro DRAIN grigio e 46 per i.idro DRAIN bianco, valori che evidenziano la maggiore efficienza termica delle superfici chiare nel limitare il riscaldamento superficiale e mitigare l’isola di calore urbana.
- Emissività termica (ε): 0,96 per i.idro DRAIN grigio e 0,12 per il bianco, valori che esprimono la diversa capacità di riemissione dell’energia assorbita: la superficie grigia si comporta come un corpo grigio tipico dei materiali cementizi, mentre quella bianca, più riflettente, tende a mantenere temperature inferiori.
- Permeabilità: ≥ 200 l/m²·min, valore che garantisce un rapido deflusso delle acque meteoriche e un’elevata capacità drenante anche in caso di precipitazioni intense.
- Resistenza a compressione: ≥ 15 MPa, idonea per impieghi pedonali e carrabili leggeri.
- Resistenza al gelo: ottima, grazie alla struttura porosa aperta che evita la formazione di tensioni interne e microfessurazioni.
- Contenuto di materiale riciclato: ≥ 5%, conforme ai criteri CAM.
Prestazioni ambientali e conformità ai CAM
i.idro DRAIN ECO CAM® combina prestazioni idrauliche, meccaniche e ambientali. La sua elevata permeabilità (≥200 l/m²·min) e la porosità fino al 25% garantiscono una gestione sostenibile delle acque meteoriche, riducendo l’impermeabilizzazione del suolo e il ruscellamento superficiale e favorendo al contempo la ricarica della falda, in linea con le strategie europee di Water Sensitive Urban Design (WSUD).
La particolare struttura drenante aumenta anche la sicurezza e il comfort d’uso: la superficie rimane asciutta e stabile anche in caso di pioggia intensa, evitando la formazione di pozzanghere, ghiaccio o fenomeni di slittamento. Sul piano della durabilità, il materiale offre resistenza al fuoco, all’abrasione e agli agenti atmosferici, assicurando minori costi di manutenzione e un ciclo di vita più lungo rispetto ai tradizionali conglomerati bituminosi.
I valori di albedo (0,29–0,63) e SRI (33–46), variabili in funzione della colorazione, indicativi della capacità del materiale di riflettere la radiazione solare incidente, contribuiscono al miglioramento del comfort urbano. La combinazione di riflettanza e capacità drenante favorisce la riduzione dell’effetto isola di calore urbana (UHI) e il raffrescamento evaporativo delle superfici, permettendo di abbattere le temperature superficiali anche di 20-30 °C rispetto all’asfalto.
Grazie alla sua composizione con materiali riciclati (≥ 5%), il prodotto può essere provvisto di attestazione conforme ai CAM e ai criteri del Green Public Procurement per i materiali da costruzione. Le sue caratteristiche offrono un contributo misurabile alla resilienza climatica urbana, coniugando funzione drenante, sostenibilità dei materiali e qualità ambientale degli spazi pubblici.
Motivazioni dell’inserimento nell’Atlante
Il gruppo di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma ha selezionato i.idro DRAIN ECO CAM® come Materiale Alternativo (MA) per la sua capacità di coniugare permeabilità, sostenibilità e prestazioni termiche in un unico prodotto, coerente con gli obiettivi di adattamento climatico urbano fissati dal documento.
Conforme ai criteri CAM e DNSH, il materiale è adatto a progetti pubblici e PNRR, assicurando durabilità, resistenza al gelo e bassi costi di manutenzione grazie alla stabilità delle prestazioni nel tempo.
La combinazione di tali caratteristiche ne garantisce l’idoneità per interventi di riqualificazione sostenibile in spazi pubblici, aree verdi e percorsi ciclopedonali, dove la gestione delle acque meteoriche e il comfort ambientale sono requisiti centrali. i.idro DRAIN ECO CAM® rappresenta un equilibrio ottimale tra tecnologia costruttiva e prestazione ambientale, confermando il ruolo del calcestruzzo drenante come alleato della progettazione climatica urbana e riferimento per pavimentazioni sostenibili orientate alla qualità ambientale dello spazio pubblico.

Heidelberg Materials, riqualificazione pavimentazioni del Parco di Villa Glori in calcestruzzo i.idro DRAIN bianco.
Calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO LOW CARBON®
Anche il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® è classificato nell’Atlante delle pavimentazioni come Materiale Alternativo (MA) appartenente alla tipologia calcestruzzo in opera drenante.
È descritto come un calcestruzzo preconfezionato per pavimentazioni pedonali e carrabili, caratterizzato da un’elevata capacità drenante, ottenuta grazie a una selezione accurata degli aggregati, a un mix design ottimizzato e alla specifica azione del legante cementizio impiegato nella miscela che consente di ridurre i valori di CO₂ incorporata fino al 30%.
Le prestazioni tecniche e funzionali (albedo, SRI, emissività, permeabilità e resistenza) sono identiche a quelle di i.idro DRAIN ECO CAM®, da cui si differenzia esclusivamente per la minore impronta di carbonio legata alla composizione del legante.
Prestazioni ambientali e conformità ai CAM
La riduzione delle emissioni di CO₂ incorporate fino al 30% rispetto a un calcestruzzo drenante tradizionale è ottenuta grazie all’impiego di un legante cementizio a basso tenore di clinker, parzialmente sostituito da materiali secondari a reattività pozzolanica (SCM) come filler calcarei, ceneri volanti o scorie di recupero. Questa sostituzione riduce il fabbisogno energetico dei processi produttivi e valorizza sottoprodotti di qualità certificata, migliorando l’efficienza complessiva della filiera.
Il risultato è un calcestruzzo drenante con prestazioni meccaniche, idrauliche e radiative equivalenti a quelle di i.idro DRAIN ECO CAM® (albedo (0,29–0,63), SRI (33–46), emissività (0,96-0,12), permeabilità ≥200 l/m²·min).
Grazie alla sua formulazione, il prodotto si colloca nel percorso di decarbonizzazione del settore delle costruzioni, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica 2050 e con i criteri DNSH (Do No Significant Harm) previsti dal PNRR.
La riduzione delle emissioni climalteranti, ottenuta grazie all’impiego di un legante a basso contenuto di clinker e di materiali riciclati certificati (≥ 5%), consente benefici misurabili sul carbon footprint complessivo in ottica Life Cycle Assessment (LCA) e rende i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® conforme ai CAM.
Motivazioni dell’inserimento nell’Atlante
i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® è stato inserito tra i Materiali Alternativi (MA) dell’Atlante delle pavimentazioni per la sua combinazione di alte prestazioni drenanti e ridotto impatto di carbonio, che ne confermano la piena efficacia funzionale e ambientale.
Il prodotto, evoluzione della tecnologia ECO CAM, mantiene la stessa efficienza drenante e termica con emissioni incorporate sensibilmente inferiori, configurandosi come una soluzione di riferimento per pavimentazioni sostenibili.
Unisce funzionalità, durabilità e stabilità prestazionale a ridotti costi di manutenzione, in piena coerenza con gli obiettivi di neutralità climatica e resilienza urbana delineati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e dalle strategie europee di decarbonizzazione del comparto cementizio.

Lorenzo De Simone, pavimentazione in i.idro DRAIN al Biblioteca degli Alberi Milano.
Linee guida per la scelta e l’applicazione
La progettazione urbana contemporanea richiede un approccio integrato, capace di coniugare prestazioni tecniche, efficienza ambientale e qualità dello spazio pubblico.
In questa prospettiva, l’Atlante delle pavimentazioni si configura come una guida operativa per progettisti e amministrazioni, offrendo criteri comparativi per la scelta di materiali coerenti con gli obiettivi di resilienza climatica, gestione sostenibile delle acque e riduzione delle emissioni.
I prodotti Heidelberg Materials, inseriti tra le soluzioni di riferimento, consentono di coprire diverse esigenze costruttive, garantendo prestazioni misurabili:
- i.pro PAVIMIX ECO CAM® nel caso specifico trova impiego soprattutto su superfici pubbliche e private, sia carrabili che pedonali. È ideale per piazze, piazzali, marciapiedi, parcheggi, aree di sosta, dove la priorità è la resistenza meccanica e la stabilità prestazionale nel tempo.
- i.idro DRAIN ECO CAM® per spazi pubblici drenanti e piste ciclopedonali, dove la permeabilità e l’albedo elevato favoriscono la gestione sostenibile delle acque meteoriche e il raffrescamento naturale.
- i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® per progetti orientati alla neutralità climatica, che richiedono materiali a ridotte emissioni incorporate e conformi ai criteri DNSH e GPP.
L’efficacia delle pavimentazioni aumenta ulteriormente quando integrate con strategie di progettazione nature-based (NBS) – vegetazione, ombreggiamento, bacini di infiltrazione – che ne amplificano gli effetti microclimatici e migliorano il benessere urbano complessivo.
Il calcestruzzo come strumento di adattamento urbano
L’attuazione dei criteri prestazionali individuati dall’Atlante rappresenta oggi una leva concreta per orientare la progettazione verso modelli urbani più sostenibili e resilienti. In questo percorso di trasformazione urbana, Heidelberg Materials si pone come partner tecnico-scientifico e industriale di riferimento, portando all’interno dell’Atlante soluzioni che integrano innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e prestazioni certificate. I calcestruzzi i.pro PAVIMIX®, i.idro DRAIN ECO CAM® e i.idro DRAIN ECO LOW CARBON® testimoniano la possibilità di coniugare prestazioni meccaniche e caratteristiche drenanti tali da favorire il miglioramento del microclima urbano, offrendo ai progettisti materiali coerenti con le strategie europee di adattamento climatico e con i criteri CAM e DNSH.
Grazie a pavimentazioni riflettenti, drenanti e a ridotte emissioni di CO₂, è possibile per migliorare la qualità della vita nell’ambiente costruito, rispondendo in modo proattivo alle sfide del clima e della sostenibilità.
Un modello di innovazione materiale che trasforma il calcestruzzo – da semplice materiale costruttivo – in una leva concreta per l’adattamento urbano e la sostenibilità ambientale.
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